Il futuro dell'auto in Europa secondo i consumatori
26 ott 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Intanto meglio gli incentivi per quelle tradizionali
Il futuro è dell'auto elettrica, ma intanto meglio gli incentivi per quelle tradizionali. È uno degli aspetti chiave emersi da un sondaggio commissionato da Bosch, il colosso tedesco dell'innovazione e dei servizi, all'istituto di ricerche di mercato Innofact che ha intervistato 2.500 utenti in Germania, Italia, Francia e Regno Unito.
Questa ricerca ha analizzato le intenzioni di acquisto degli automobilisti e il quadro che emerge è di una diffusa consapevolezza delle alimentazioni alternative, ma che vengono viste ancora là da venire. In particolare, alla domanda su quale vettura acquisterebbe, il 50% degli intervistati ha dichiarato che preferirebbe un'auto a benzina o diesel nel caso dell'auto principale; quota che scende al 33% se si tratta della seconda auto.
Non è tutto, anche sul capitolo incentivi le idee degli automobilisti europei sono piuttosto chiare. Alla domanda se preferiscono incentivi per i veicoli dotati esclusivamente di motori a combustione, oltre ai numerosi incentivi governativi per le auto elettriche e ibride plug-in, il 70% degli europei intervistati ha risposto affermativamente. Una quota che per gli italiani è molto alta visto che arriva all'83%, seguono Francia 77%, Germania 62% e Uk con il 60%.
Nonostante queste risposte e per quanto possa sembrare una contraddizione, la maggioranza dei partecipanti individua nell'auto elettrica la protagonista del prossimo futuro: il 68% è convinto che nel 2030 gli EV (Elecrtic Vehicles), saranno i più diffusi. Insomma, come dicevamo, tutti sono convinti che il futuro sia elettrico, ma intanto comprerebbero un'auto ad alimentazione tradizionale.
Interessante anche l'apertura verso l'innovazione: in tanti individuano una risorsa interessante nei carburanti sintetici rinnovabili (RSF), come l'idrogeno o in generale anche i carburanti tradizionali ottenuti però esclusivamente da fonti rinnovabili. Circa il 57% dei partecipanti al sondaggio Bosch ritiene che questi nuovi prodotti dovrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali.
Spicca un dato su tutti riguardo il futuro della mobilità. A prescindere dall'alimentazione, in pochi rinuncerebbero all'auto privata: il 60% degli intervistati in Germania, Italia, Francia e Regno Unito non riesce a immaginare di vivere del tutto senza un'auto, del restante 40% in molti lo farebbero solo tra qualche tempo. Quelli pronti a tuffarsi nella nuova mobilità già da subito restano ben pochi.
Forse non è solo pigrizia o retaggio culturale, forse i tempi non sono ancora maturi e per ipotizzare di vivere senza un mezzo privato, c'è bisogno che i mezzi pubblici e in sharing facciano un significativo salto di qualità.
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