I promotori finanziari per assicurazioni
Un'altra delle realtà a cui è possibile rivolgersi per stipulare una polizza assicurativa è quella del promotore finanziario. I promotori finanziari non fanno direttamente parte del mondo assicurativo istituzionale: il loro albo infatti è tenuto non dall'IVASS ma dalla Consob, l'Istituto che sorveglia sui mercati finanziari e sulle società per azioni quotate in borsa. Di solito sono dipendenti o comunque collaboratori di una SIM, società d'intermediazione mobiliare.
Offrono prodotti del tipo index linked o unit linked, per i quali sono i leader del mercato. Sono polizze che fanno guadagnare di più o di meno a seconda di come vanno gli indici o i fondi comuni di investimento. Quindi, per essere una guida competente in un campo come questo non basta un assicuratore, ma serve un operatore con un'esperienza anche di settori, seppur contigui a quello assicurativo, comunque più legati ai mercati finanziari. Per i consumatori privati, la possibilità è di accedere ad esempio a fondi pensione, il cui tasso di guadagno è legato all'andamento di alcuni listini. Il tasso di rischio non è lontanamente paragonabile ad altri prodotti finanziari, il capitale iniziale è infatti garantito. Investimenti dunque blandi, per incrementare i propri risparmi senza essere soggetti alle oscillazioni dei mercati finanziari.
Il contratto comporta comunque penali nel caso di rescissione della polizza (e conseguente restituzione del capitale iniziale) prima dei termini stabiliti, quindi è bene sapere con cosa si ha a che fare, rapportandosi con professionisti specializzati. Per questi motivi i promotori finanziari sono le figure professionali più adatte per questo tipo di prodotti.
Trattandosi di strumenti finanziari, il promotore è tenuto a consegnare, prima della stipula, la delega per acquisto e negoziazione titoli, un documento che spieghi rischi dell'investimento, e un'informativa sullo scopo dell'investimento. Tramite i promotori finanziari, le aziende possono anche usufruire di servizi di valorizzazione finanziaria del Tfr, trattamento di fine rapporto, o Tfm, trattamento di fine mandato, per i collaboratori. Alcune di queste società d'intermediazione sono organizzate come reti piramidali, nelle quali ogni livello della piramide arricchisce anche quello successivo. In questi casi è bene vagliare la professionalità dei promotori.
A questo proposito occorre ricordare che sono due i documenti che per legge il promotore finanziario deve sempre mostrare al consumatore nel momento del primo contatto: una dichiarazione autenticata della società per cui lavora (dove vi siano anche gli estremi della sua iscrizione all'Albo della Consob) e una comunicazione informativa sulle principali regole che devono sempre guidare il comportamento professionale. Il promotore è poi tenuto a fare domande, che possono essere anche molto specifiche ma necessarie, sulla situazione finanziaria e familiare del cliente, spesso attraverso la somministrazione di un questionario. E' importante notare che, in fase di firma per il contratto della polizza, il promotore non può e non deve mai ricevere denaro contante dal cliente, ma solo assegni non trasferibili o bonifici bancari. Sul sito web dell'associazione che li rappresenta e tutela, l'ANASF, è possibile leggere nel dettaglio tutto il Codice Deontologico dei promotori finanziari.
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