Incidenti stradali, ecco le province più pericolose
21 ott 2024 | 2 min di lettura
Ogni giorno, sulle strade italiane ci sono 456 incidenti che hanno provocato lesioni, 615 feriti e 8 morti. È il bilancio del 2023 elaborato da Aci e Istat. Il numero degli incidenti e dei feriti è in sostanziale parità con l’anno precedente, mentre sono diminuite – del 3,8% - le vittime. Si resta però su numeri ancora preoccupanti: i sinistri sono stati infatti 166.525 e hanno causato 3.039 decessi.
La geografia del rischio
Rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 (la riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) - 42 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 56, invece, si è notata una flessione. In 9 Province, infine, il numero dei morti è rimasto stabile.
Le province dove, in termini assoluti, si è assistito al maggior calo delle vittime sono state Padova (-26), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19). Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono invece le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori in valori assoluti di decessi sulle strade.
In termini percentuali, invece, la riduzione più sensibile – con vittime più che dimezzate - si è avuta a Novara (-68%), Oristano (-64%), e Matera (-57%).
Le province più pericolose
Le statistiche nude e crude, però, sono spesso influenzate dalla popolosità o (nel caso delle percentuali) da numeri assoluti contenuti. Aci e Istat hanno allora analizzato un “indice di mortalità”. Cioè il numero delle vittime ogni 100 incidenti.
In 13 province, l’indice di mortalità è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,82 morti ogni 100 sinistri). Le situazioni più critiche sono quelle di Nuoro (6,25) e Sud Sardegna (6,14). Prato, Genova, Monza Brianza, Rimini, Fermo, Trieste e Milano sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore a un morto ogni 100 incidenti.
Pedoni e ciclisti
L’analisi fa luce anche sui dati che riguardano la cosiddetta mobilità dolce, raramente coperta da polizze assicurative. E qui i numeri segnano un netto peggioramento. Nel corso del 2023, il numero dei pedoni deceduti è rimasto stabile (485 vittime), ma è aumentato quello dei ciclisti (212 vittime, +3,4%) e dei conducenti di monopattino (21 morti, +31,3%).
Nella provincia di Roma i pedoni deceduti sono stati ben 71. Mentre è Milano, con 11 vittime, la provincia con il maggior numero di ciclisti morti sulla strada.