Rischi presenti e futuri: di cosa ha paura il mondo
31 ott 2024 | 2 min di lettura
Clima, instabilità internazionale, cybersicurezza: sono i tre maggiori rischi globali percepiti secondo la Future Risks Survey di Axa. La ricerca, giunta all’11esima edizione, ha chiesto a 3mila esperti di 50 Paesi quali siano i principali pericoli che il mondo dovrà affrontare nei prossimi 5 anni. Se il tema ambientale è ormai da tempo in cima alle preoccupazioni, nuovi rischi emergono.
Cambiamento climatico sempre al primo posto
Il cambiamento climatico rimane in cima alla classifica dei rischi percepiti. Lo è sempre stato nelle ultime edizioni della ricerca, fatta eccezione per il 2020, l’anno in cui la pandemia ha surclassato ogni cosa. Si percepisce però che la preoccupazione aumenta: il 77% degli intervistati ha collocato il cambiamento climatico nella top 5 dei rischi, contro il 73% dello scorso anno. Segno – sottolineano gli esperti di Axa – di una crescente consapevolezza sul tema, anche perché è tra quelli che più potrebbe impattare sul settore delle assicurazioni.
Il rapporto, infatti, indica un nodo che potrebbe presto stringersi. Riguarda il tema demografico, legato a quello climatico. Gli Stati dovranno dedicare sempre più risorse finanziarie a una popolazione che invecchia, con il rischio di rallentare lo stanziamento di fondi destinati alla transizione ecologica.
Le tensioni geopolitiche fanno paura
La seconda grande preoccupazione globale è l’instabilità geopolitica. Le tensioni e i conflitti internazionali – dall’Ucraina al Medio Oriente fino a Taiwan - sono la novità sul podio di quest’anno. Avevano conquistato un gradino anche nell’edizione passata, ma era l’ultimo. Questa volta è il secondo.
Per il 16% degli intervistati, il quadro geopolitico è addirittura il rischio più sentito. Un balzo notevole rispetto al 9% dello scorso anno. “Con circa metà della popolazione mondiale, quasi 70 paesi, che voterà alle elezioni nazionali nel 2024 – sottolinea il rapporto - c'è un potenziale considerevole per ulteriori divisioni e destabilizzazioni”.
I timori legati alla tecnologia
Scalzata dalle tensioni internazionali, la sicurezza informatica scende dal secondo al terzo posto. È ormai una presenza costante tra le principali preoccupazioni individuate da Axa. E quest'anno, spiegano gli analisti, è rafforzata anche dall’instabilità geopolitica. Gli intervistati hanno ben chiaro che le guerre (anche commerciali) si combattono anche con la cybersecurity.
Legato alle nuove tecnologie è anche il quarto rischio, quello che riguarda l'utilizzo dell’intelligenza artificiale e i big data. Si tratta di una preoccupazione emergente, ritenuta secondaria fino al 2022 ma da un paio d'anni divenuta centrale.