Polizze per i viaggi
5 apr 2013 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Polizze con le valige
Ponti di primavera, in viaggio con la polizza
Liberazione e festa dei lavoratori. Così i più fortunati potranno sfruttare le feste comandate per fare ponte e recarsi all’estero in vacanza e cominciare per davvero la primavera. Agriturismo, volo, albergo, escursioni le alternative sono tante, ma che sia in Europa o fuori dal continente è importante pensare anche a “incidenti di percorso”, eventuali infortuni e malattie e dotarsi di un’assicurazione sanitaria garantita. Ne esistono diverse sul mercato, ma le coperture differiscono molto tra polizza e polizza.
Il ministero della Salute suggerisce di stipulare un’assicurazione sanitaria privata nel caso di un soggiorno in Paesi non convenzionati con l’Italia e dove non c’è una copertura pubblica garantita. Anche un incidente banale come un taglio che necessiti dei punti di sutura potrebbe farci sforare (e di molto) il budget della vacanza, sia nei Paesi in cui l’assistenza sanitaria è prevalentemente privata, come gli Stati Uniti, sia dove è pubblica come Asia e sud America.
Rientro anticipato e destinazione Usa fanno aumentare il premio
Per farsi un’idea di premio per un viaggio singolo fuori dal continente della durata di 15 giorni è sui 100 euro, meno se si è in coppia.
Ma prima di guardare il prezzo, bisogna esaminare clausole, franchigie e postille. Perché si passa da cure totalmente gratuite, a situazioni coperte parzialmente, a ipotesi opposte in cui occorre pagare per intero e chiedere il rimborso che può essere a sua volta parziale. Necessario oltre che opportuno, dunque, conservare le fatture, le ricette e le ricevute d’acquisto o degli esami eseguiti. Il sinistro va anticipato sul posto al call center della compagnia o per email e formalizzato una volta in Italia.
Il costo della polizza dipende principalmente dalla durata del soggiorno e dal Paese di destinazione. In generale la copertura delle spese sanitarie è compresa nei normali pacchetti di assicurazione viaggio offerti dalle agenzie, dai tour operator o dalle compagnie aeree e si associa infatti con la copertura per lo smarrimento o il furto dei bagagli e altre ipotesi come l’annullamento del viaggio.
Con circa una ventina di euro si trasforma la polizza con franchigia in una a copertura totale. Gli Stati Uniti rappresentano una destinazione che fa lievitare il premio, così come cure dentarie e rientri anticipati per ricoveri e operazioni urgenti creano un ritocco verso l’alto del preventivo.
Altre coperture utili per chi ha famiglia o ha la casa di proprietà sono quelle relative a rimborsi aggiuntivi per assistere familiari rimasti in Italia, indennizzare incidenti legati alla propria abitazione o ritornare in patria prima del dovuto per cause sopravvenute.
Nell’Ue va integrata l’assistenza di base
Se la meta è un Paese dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo, la Svizzera, l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia o un Paese con cui l’Italia ha stipulato una convenzione (elenco consultabile sul sito del ministero della Salute) si può abbassare leggermente la guardia. Infatti, di base è sufficiente portare con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (Team) entrata in vigore, anche in Italia, dal 1° novembre 2004, e che coincide con la Tessera Sanitaria valida come assicurazione sanitaria o l’equivalente Carta regionale dei servizi, nel caso si fosse residenti in alcune regioni (Lombardia, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia). Basterà mostrarla negli ospedali pubblici e strutture convenzionate straniere per ricevere cure urgenti, ma anche solo necessarie di cui si ha bisogno. Bisogna tenere a mente, però, che il livello di assistenza potrebbe essere diverso da quello praticato in Italia e che potrebbe esistere, come da noi, un ticket minimo da pagare per la prestazione, posto che alcune voci presenti nelle assicurazioni private non sono mai previste e andrebbero quindi integrate (costi di rimpatrio o il soccorso alpino).
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