Difficile la strada verso le elettriche in Ue entro il 2035. Prezzi, ricambi, e Rc auto frenano gli acquirenti.
8 ott 2024 | 4 min di lettura
Si fa in salita la strada verso la motorizzazione elettrica unica voluta dalla Ue entro il 2035. Una serie di complicazioni rendono il cammino decisamente più problematico. In Italia, per esempio, non tutti sono d'accordo nel volere le auto elettriche mentre la Germania trema e alle prese con la sua prima crisi dell’industria automobilistica, resta ferma al 2026 come prima revisione del percorso e al 2035 come stop definitivo al termico. Tutto questo si accompagna al tema dell'Rc auto che, per quanto riguarda le auto elettriche, non si sa ancora come sarà regolamentato. Ce n'è d'avanzo per scoraggiare anche i più coraggiosi. Sono questi i temi trattati al convegno “Vetture elettriche: ma quanto ci costano! Tra premi e costi di riparazione” all’interno del Milano Festival delle Assicurazioni e della Previdenza 2024.
Poche certezze sulle elettriche: languono le immatricolazioni
Sono due, sostanzialmente, le problematiche che stanno mettendo i bastoni tra le ruote al cambio dei motori da termici a elettrici. Da un lato, il calo delle immatricolazioni di auto nuove del 2024, accentuato a luglio, agosto e settembre. Sono in affanno, soprattutto, proprio le elettriche che in Ue registrano un crollo, ad agosto, del 49,3% rispetto a un anno prima. Germania e Francia sono le nazioni che risentono di più del calo, in mancanza di incentivi: non sta meglio l'Italia dove le elettriche salgono un po’ ma restano con una quota di mercato intorno al 5%;
Sale lo scetticismo delle scelte politiche
Secondo problema che rallenta la strada verso l'elettrico è il sempre maggiore scetticismo sulle scelte politiche che fa coppia con il problema della concretezza, due punti fermi, invece, per quanto riguarda i consumatori Ue. Sono loro i primi a rallentare nelle scelte sull'elettrico stante una serie di problematiche che si accentuano sempre più ai loro occhi: prezzi alti e scarsa autonomia in primis.
Prezzi alti, scarsa autonomia, difficoltà di ricarica e mancanza di dati certi
I prezzi delle elettriche sono troppo alti, il 20% in più rispetto alle termiche. Questo, unito all’assenza di incentivi, è causa di scettiscismo verso l'acquisto da parte dei consumatori. A peggiorare le situazione si fa insistente la concorrenza dei veicoli cinesi, che hanno prezzi ridotti rispetto a quelli occidentali, anche se non riscuotono la stessa fiducia per quanto riguarda la qualità e l'assistenza, con l'aggiunta dei dazi che le auto elettriche cinesi potrebbero avete in Ue da fine ottobre.
Scarsa autonomia e difficoltà di ricarica sono altre due motivazioni che “respingono” gli acquirenti ad acquistare l'elettrico, anche per la scarsa diffusione degli impianti e per i tempi lunghi per la sua effettuazione. Tutto si concreta in quella che è già stata definita la “ansia da ricarica”, accompagnata dal fatto che le auto con autonomie più alte hanno prezzi proibitivi per la classe media. Questa problematica si unisce a quella dell'incertezza sui costi di ricarica che, su strada, sono ancora abbastanza elevati, specie se non si ha un abbonamento o se si vive in un condominio e non si dispone di ricarica casalinga collegata a un impianto di auto-produzione ed accumulo.
La mancanza di dati certi sul degrado delle batterie è un altro tema che sta tenendo lontani i possibili acquirenti di auto elettriche. Il timore è quello di doverle sostituire a proprio carico, problema che si unisce a quello della paura di incendi (che risultano difficili da controllare e da spegnere), ma anche all'alta svalutazione dell’usato e alle difficoltà di rivendita.
E l'Rc auto?
Un aspetto concreto che rende dubbiosi i consumatori verso l'acquisto di una elettrica è quello dei costi dell'Rc auto. Non tutti possono aggiungere il prezzo di una garanzia kasko alla propria polizza, ma i prezzi salgono. La maggior parte delle elettriche, infatti, è piena di alta tecnologia, soprattutto nella parte anteriore, tanto che il valore delle batterie e dei relativi accessori è pari al 40% dell’intero veicolo e, se bisogna sostituirli i costi si impennano verticalmente. Inoltre, se la responsabilità del danno è dello stesso conducente, ecco che arrivano i dubbi all'acquisto, visto che la riparazione di un'auto elettrica, rispetto a un omologo termico, costa dal 20% in più, per le piccole city car, fino a quasi il 50% in più per auto grandi e Suv.