Auto: meno veicoli in circolazione e meno revisioni rispetto al 2023
20 ago 2024 | 3 min di lettura
Cambiano le abitudini e i consumi degli italiani: il caro vita ha spinto molte famiglie a rinviare l’acquisto di un auto nuova e a ridurre i veicoli privati a disposizione di ciascun membro.
L’obiettivo è infatti quello di limitare, per quanto possibile, una serie di costi aggiuntivi rispetto all’acquisto come la polizza Rc auto e la manutenzione periodica del veicolo. Da questa rivalutazione dei costi sono state colpite di conseguenze anche le auto officine.
Nel primo semestre del 2024 la spesa per le revisioni degli autoveicoli è diminuita sostanziosamente. A confermarlo è un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Rispetto allo stesso periodo del 2023, il calo è stato del 9,6%, per l’equivalente contrazione delle ispezioni tecniche periodiche effettuate dagli italiani. Per comprendere meglio i motivi che possono aver impattato di più sul calo delle revisioni, bisogna però tornare indietro di qualche anno e considerare la situazione complessiva del mercato auto.
Spesa in calo di circa il 10 per cento
Nel primo semestre del 2024 la spesa per le revisioni è diminuita, arrivando a 595,3 milioni di euro rispetto ai 658,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Dato che non si è verificato alcun incremento della tariffa negli ultimi dodici mesi, la diminuzione della spesa è strettamente legata alla riduzione del numero di revisioni autoveicoli eseguite dalle officine autorizzate.
Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, sono state effettuate 7.533.580 revisioni, rispetto alle 8.331.055 del primo semestre del 2023. Questo calo segue un anno, il 2023, che aveva visto un numero record di revisioni, il più alto degli ultimi anni, con oltre 8,3 milioni di revisioni nei primi sei mesi di riferimento.
Nonostante questa contrazione, però, il numero di revisioni effettuate nel 2024 rimane comunque significativo. Le 7,5 milioni di revisioni del primo semestre 2024 sono paragonabili infatti ai livelli del 2019 e superiori a quelli del 2018, evidenziando nel lungo periodo una certa stabilità del settore.
L’impatto del calo sulle officine
La riduzione delle revisioni registrate dal Ministero ha avuto un impatto diretto anche sugli introiti per lo Stato e sui ricavi dei Centri Prove Autoveicoli autorizzati dalla Motorizzazione. Entrando nel dettaglio, il compenso per le officine di revisione autoveicoli è diminuito a 413,9 milioni di euro da 457,8 milioni di euro nel 2023; mentre le tasse, Iva, diritti fissi per la Motorizzazione, spese postali, sono diminuiti a 181,3 milioni di euro da 200,5 milioni di euro nel 2023.
Le possibili cause alla base del calo delle revisioni
Per comprendere le cause alla base di questo calo, e quindi dei numeri che emergono dall’Osservatorio Autopromotec, bisogna risalire indietro nel tempo, in particolare alle immatricolazioni delle auto e delle moto nel 2020 dato che la prima revisione dei veicoli avviene dopo 4 anni. Se ci si concentra su questo dato il quadro attuale diventa infatti più comprensibile: basti pensare che il mercato Italia nel 2020 aveva registrato un calo del 28%. Di conseguenza, per poter effettuare delle stime realistiche sull’andamento delle revisioni per i prossimi anni occorrerà monitorare i dati sull’andamento dell’immatricolazioni e delle radiazioni.