Codice della strada: l’entrata in vigore possibile entro Natale
13 nov 2024 | 3 min di lettura
Il nuovo Codice della strada si prepara ad entrare in vigore nel mese di dicembre. Non vi è ancora l’ufficialità, ma l’iter per la sua approvazione non dovrebbe subire ulteriori slittamenti.
Lo scorso 22 ottobre la commissione Ambiente, Transizione ecologica e Lavori pubblici del Senato ha infatti ultimato, senza apportare modifiche, l’esame del disegno di legge approvato il 27 marzo scorso dalla Camera dei deputati. Il testo passa ora all’esame dell’aula del Senato, dove è calendarizzato tra il 19 e il 21 novembre. In linea teorica, visti i numeri della maggioranza, dovrebbe trattarsi solo di un passaggio formale: le nuove disposizioni dovrebbero quindi entrare in vigore tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Tante le novità previste, tra cui il tanto discusso obbligo di polizza Rc anche per i monopattini.
Cosa cambia per chi va in monopattino
Il nuovo Codice della strada dovrebbe prevedere l’obbligo del contrassegno per tutti i monopattini.
Come si legge nel testo, “I proprietari dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica hanno l’obbligo di chiedere il rilascio di apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato secondo le modalità previste con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, che stabilisce altresì il prezzo di vendita dei contrassegni”.
Scatta anche l’obbligo del casco per tutti i conducenti di monopattino, il divieto di uscire dai centri urbani e l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile, così come oggi avviene con l’Rc auto e l’Rc moto.
Via libera al dispositivo alcolock
Una parte importante del nuovo Codice della strada riguarda l’azione di contrasto alla guida in stato di ebbrezza: con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro scatta una sanzione amministrativa pecuniaria da 573 a 2.170 euro. È prevista poi la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro scatta la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, che prevede l'arresto fino a 6 mesi e un'ammenda da 800 a 3.200 euro. Prevista poi la sanzione accessoria della sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno. Infine, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sarà previsto il carcere e una sanzione pecuniaria, con arresto da 6 mesi e 1 anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro. Anche qui, è prevista una sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 2 anni.
L’alcolock sarà applicato sulla patente del conducente a carico del quale siano state accertate le violazioni che costituiscono reato, ovvero la guida con tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro e la guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. Si tratta di un sistema che permetterà di guidare solo veicoli dotati di questo speciale dispositivo che impedisce l’avvio dell’auto in caso di tasso alcolemico fuori legge.
Multe, autovelox e cellulare alla guida
La multa per l’uso del cellulare alla guida andrà da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1.000 euro. Per i recidivi, la multa passa da 350 e 1.400 euro, prima era da 644 a 2.588 euro.
È previsto poi un tetto massimo degli interessi sulle multe, come si legge nel testo del provvedimento: “La maggiorazione non può essere superiore ai tre quinti dell’importo della sanzione”, pari ad un 60%. Se sorpresi con lo smartphone in mano, la patente sarà sospesa per una settimana, se ci sono almeno 10 punti, ma con meno di dieci punti la sospensione sarà di 15 giorni. Se l’uso dello smarthpone è causa di un sinistro o manda fuori strada un altro mezzo le sanzioni vengono raddoppiate.
Anche le norme per gli autovelox sono state riviste. Nel caso in cui vengano rilevate più multe nello stesso tratto stradale in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente, le sanzioni non si accumuleranno. Si pagherà solo una sanzione, e precisamente la più grave, aumentata di un terzo.