Germania, gli assicuratori dicono no all'equiparazione e-scooter bici
24 ago 2024 | 3 min di lettura
Le assicurazioni tedesche dicono no al progetto del governo di equiparare le biciclette agli e-scooter almeno per quanto riguarda le corsie di marcia. La presa di posizione del settore assicurativo riguarda la modifica alla legge sul traffico stradale che, di fatto, estenderebbe i “poteri” degli e-scooter: se passasse la modifica, infatti, gli scooter elettrici potranno viaggiare non solo sulle piste ciclabili e sulle strade ma potranno utilizzare anche i marciapiedi e le zone pedonali, a condizione che siano aperti al traffico ciclistico. Gli assicuratori si muovono non tanto per salvaguardare tariffe come l'rc moto o simili ma, in questo caso, soprattutto per ragioni di sicurezza.
Gli assicuratori tedeschi dicono no.
Il nuovo regolamento, secondo il settore assicurativo tedesco, costituirebbe “un segnale completamente sbagliato” perché esporrebbe i pedoni a rischi maggiori rispetto agli attuali.
“Attualmente gli e-scooter possono circolare solo sulle piste ciclabili o sulla strada" - spiega Anja Käfer-Rohrbach, vicedirettore generale di Gdv, Gesamtverband der Versicherer, o German insurance association, l’associazione tedesca delle assicurazioni, federazione che rappresenta gli assicuratori attivi in Germania - "Sono quasi sempre vietati sui marciapiedi, ovunque. Se ora il governo tedesco ammorbidisce questo divieto, renderà le città molto meno sicure per i pedoni e metterà in pericolo soprattutto gli utenti della strada più vulnerabili”.
Allarme incidenti.
Da questo punto di vista, la Gdv lancia l'allarme, forte degli ultimi dati sugli incidenti tra ciclisti e pedoni: se, infatti, nel 2002 si sono verificati 3.647 incidenti tra pedoni e biciclette, nel 2023 se ne sono verificati 4.517, con 724 persone gravemente ferite e 13 decessi. Anche gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica illustrano il rischio di incidenti che coinvolgono sempre di più gli e-scooter: nel 2023, la polizia ha registrato 9.425 incidenti con danni alle persone in tutta la Germania, il 14,1% in più rispetto all’anno precedente, quando gli incidenti erano 8.260. Anche secondo l'Ufficio di statistica, particolarmente salato il numero delle persone coinvolte negli incidenti: 22 sono morte in sinistri che hanno coinvolto un e-scooter, il 100% in più rispetto al 2022. Tra l’altro, sottolinea l'Ufficio di statistica tedcesco, secondo le dichiarazioni rese alla polizia, la causa più comune risulta essere il fatto che i conducenti di e-scooter hanno utilizzato la corsia sbagliata oppure il marciapiede.
Altro che cosrie equiparate, la Gdv chiede corsie separate.
La proposta della Gdv prescinde da qualsiasi equiparazione tra e-scooter e biciclette: secondo l'associazione, piuttosto, le piste ciclabili dovrebbero essere separate in modo più deciso, abolendo le eccezioni esistenti. Gli assicuratori sono, inoltre, favorevoli a maggiori controlli sia degli uffici per l’ordine pubblico che della polizia: questo perché, sostiene l'associazione delle assicurazioni, gli scooteristi usano spesso illegalmente i marciapiedi, soprattutto nel caso di utenti di scooter a noleggio disponibili nella maggior parte delle città tedesche. “Gli scooter a noleggio" – specifica Käfer-Rohrbach - "causano un numero significativamente maggiore di incidenti e, secondo le ricerche, vengono guidati sul marciapiede più spesso degli scooter usati privatamente”.
Patente per gli e-scooter.
I dati allarmanti degli incidenti che vedono sempre più coinvolti e-scooter e pedoni, hanno indotto la Gdv a presentare la proposta di un “certificato di competenza di base” per la guida degli e-scooter: la proposta si andrebbe a sommare con quelle precedentemente presentate sulla distinzione netta delle corsie. “Finora" - conclude Käfer-Rohrbach - "ai conducenti di scooter non è stata richiesta alcuna conoscenza delle regole. Noi sosteniamo che questo dovrebbe cambiare e che in futuro dovrebbero almeno dimostrare di essere autorizzati a guidare un ciclomotore, cosa che in Germania è consentita ai giovani dai 15 anni in su”.