Multe, il “bancomat” funziona sempre
29 ott 2024 | 3 min di lettura
Nei primi dieci mesi del 2024 sfiora quota 1,3 miliardi di euro l'incasso degli enti locali grazie alle multe. Bisognerebbe preoccuparsi meno dell'Rc auto e dei suoi rincari e maggiormente delle sanzioni a carico dei cittadini. Lo afferma il Codacons che ha analizzato i proventi dei comuni italiani derivanti da violazioni stradali. Al 17 ottobre le entrate per il 2024 derivanti da sanzioni a carico delle famiglie per violazioni delle norme del Codice della strada ammontano in Italia a 1.294.799.772 euro.
Lombardia primato di incassi
A livello regionale, è la Lombardia a detenere il primato degli incassi con 324 milioni di euro, seguita da Lazio con 130 milioni di euro e dall'Emilia Romagna con 129 milioni di euro. Fanalino di coda il Molise con appena 1,4 milioni di euro incassati in dieci mesi.
In Liguria i guidatori che pagano più multe
Analizzando l’andamento delle multe rapportato al numero di residenti in ciascuna regione, si vede che i cittadini che pagano più multe sono quelli della Liguria dove il valore pro-capite delle multe si attesta a 40,1 euro. Al secondo posto la Toscana con una media di 34,9 euro a residente, terza la Lombardia con 32,3 euro pro-capite. Andamento diverso nelle regioni del sud: il Molise chiude la classifica con un importo medio delle multe stradali pari ad appena 4,9 euro a residente, 8,9 euro in Calabria e Sardegna, poco più di 9 euro in Sicilia.
Milano svetta tra le grandi città
Tra le grandi città con più di 250mila abitanti è Milano quella in testa alla classifica delle entrate da multe con 128,7 milioni di euro di proventi: dietro di lei, notevolmente staccate, Roma al secondo posto con 88 milioni di euro e Torino, terza con 43,7 milioni di euro. Secondo il Codacons, oltre 410 milioni di euro è l'incasso totale delle amministrazioni con più di 250mila abitanti.
Piccoli comuni “crescono”
Non è andata male nemmeno per i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti che hanno raccolto in dieci mesi grazie alle multe 72,7 milioni di euro: la cifra sale a 93 milioni se si considerano i comuni tra 5mila e 10mila abitanti. Nel complesso delle multe, i piccoli comuni detengono una quota di proventi del 12,8%, mentre quasi un terzo delle entrate (il 31,7%) è garantito dalle grandi città.
Codacons: che fine ha fatto l'Osservatorio sulle multe?
“Siamo da sempre favorevoli a colpire con la massima severità chi viola le regole e mette a rischio la sicurezza, ma mentre si parla di riforma del Codice della strada e si attende di vedere gli effetti della rivoluzione autovelox voluta dal ministro Salvini, le multe continuano a rappresentare una immensa fonte di guadagno per gli enti locali - sottolinea il presidente Carlo Rienzi - Tuttavia, se da un lato crescono gli incassi dei Comuni garantiti dalle sanzioni stradali, dall’altro la trasparenza circa l’utilizzo di tali risorse da parte delle amministrazioni locali non solo non aumenta, ma sembra addirittura ostacolata. È il caso del famoso 'Osservatorio sulle multe stradali' del Mit introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 che sarebbe dovuto entrare in funzione già lo scorso anno, con il compito di realizzare una relazione annuale 'contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità'. Di tale Osservatorio - conclude Rienzi - non si sa più nulla: un grave ed ingiustificato ritardo a danno dei cittadini sul quale il ministro Salvini farebbe bene a dare spiegazioni agli italiani”.