Pensioni, 8 italiani su 10 pessimisti sul futuro
16 set 2024 | 2 min di lettura
Tanto pessimismo, poca informazione. Si potrebbe riassumere così l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni. Otto italiani su dieci si dicono pessimisti sulla possibilità di contare su una pensione di base adeguata. E, tra questi, il 34% teme che non avrà nemmeno una pensione o risparmi sufficienti a cui attingere per integrarla.
La preoccupazione, però, al momento non sembra spingere all’azione: la conoscenza dei prodotti integrativi è scarsa.
Le preoccupazioni per il futuro
Le principali preoccupazioni legate alla futura pensione sono il rischio di non autosufficienza e l’impossibilità di sostenere le spese (44%), il dover gravare sulla famiglia (26%) per le proprie necessità economiche e il non riuscire ad aiutarla (25%) per carenza di risparmi. Ben uno su quattro (23%) teme poi di cadere in povertà.
Poca conoscenza, ma cresce l’interesse
L’ansia non porta però a informarsi più di tanto. Nonostante solo il 13% degli intervistati pensi che riceverà un assegno che gli permetterà di mantenere un tenore di vita adeguato una volta uscito dal mondo del lavoro, la conoscenza delle integrazioni alla pensione pubblica è scarsa.
Solo un italiano su due è in grado di definire che cosa sia la previdenza complementare, il 27% non sa che il Tfr può essere versato nelle soluzioni previdenziali e il 32% non è a conoscenza dei vantaggi fiscali che queste offrono. L’84% poi non si informa sulle novità riguardanti le pensioni e la riforma del sistema previdenziale.
C’è però una buona notizia, almeno in prospettiva. Un italiano su tre si dice interessato a valutare opzioni per rendere più sicura la condizione economica della propria vecchiaia. A pensarci, capendo come fare e a chi rivolgersi, sono in particolare i giovani della fascia 25-34 anni, dove la percentuale sale al 45%. Questi dati sono coerenti con la volontà espressa dagli intervistati (61%) di acquisire in futuro un maggior livello di cultura previdenziale e del risparmio e di rivolgersi a consulenti qualificati per le proprie decisioni di investimento.
Tra le soluzioni cui guarderebbero per integrare la pensione ci sono i piani individuali pensionistici assicurativi (28%), i conti deposito (23%) e i fondi pensioni aperti o negoziali (22%). Il 17% investirebbe sul mercato finanziario e il 14% in polizze vita.