Rc Auto: quanto sono costati gli aumenti degli ultimi 2 anni
18 nov 2024 | 2 min di lettura
“Una stangata silenziosa da 2 miliardi di euro”. Così il Codacons definisce il caro dell’Rc Auto negli ultimi due anni. Le tariffe sono infatti in lento ma continuo aumento dall'inizio del 2022.
La geografia dei rincari
In Italia il prezzo medio della polizza è passato dai 353 euro di gennaio 2022 ai 414 euro di settembre 2024, con un rincaro complessivo del 17,3%. Traducendo le percentuali in denaro, vuol dire un aggravio di 61 euro l’anno per la copertura assicurativa obbligatoria.
Se si analizza l’andamento nelle singole province, si scopre che nel periodo considerato ben 12 hanno registrato una crescita media delle tariffe superiore al 20%. Il record spetta a Roma, dove il costo della polizza è passato dai 379,7 euro di inizio 2022 agli attuali 483 euro, con un aumento del 27,2% e una maggiore spesa media di 103 euro ad assicurato. Tra le città più penalizzate Cagliari, dove le tariffe salgono del 22,5% (quasi 79 euro in più a polizza), Pordenone (+21,5%), Massa-Carrara e Caltanissetta (+21,3%).
Solo 4 province hanno registrato incrementi medi inferiori al 10%: le virtuose - da questo punto di vista - sono quelle della Calabria, con Reggio Calabria che vede le polizze salire in media solo del 4,4% (+17,4 euro ad assicurato), seguita da Cosenza (+7,9%, +24,7 euro) e Catanzaro (+8,6%, +28,7 euro).
Le province più care
Se non si analizzano le polizze per i rincari ma per l’importo, la provincia più salata d’Italia è Prato, con una media di 601 euro a polizza. Il rincaro è stato del 19,2% rispetto all’inizio del 2022, con un aggravio sul portafogli di 97 euro ad automobilista. Al secondo posto c’è Napoli, con 595 euro. Il capoluogo campano ha però registrato un aumento tra i più contenuti, dell’11,6%.
L’Rc Auto più bassa si registra invece a Enna, dove la polizza media è meno della metà rispetto a Prato: 294 euro.
“Rincari non giustificati”
Considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, decina di euro dopo decina di euro, il costo complessivo del rincaro degli ultimi 2 anni ha toccato i 2 miliardi di euro. Secondo il Codacons, si tratta di un aumento “non giustificato da un incremento dell'incidentalità in Italia”.
Stando infatti agli ultimi dati ufficiali di Aci-Istat, nel 2023 sulle strade italiane sono diminuiti gli incidenti (-3,3% rispetto al 2019), le vittime (-4,2%) e i feriti (-6,9%).