All'estero con l'auto, i consigli per viaggiare sicuri
26 apr 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Come regolarsi coi codici della strada esteri?
C'è una vecchia barzelletta che racconta di un tizio che, al volante della propria auto, entra in autostrada contromano. Dopo un po' sente un annuncio alla radio: “Attenzione, un pazzo sta circolando in autostrada contromano, prestare attenzione!”. Dopo pochi minuti il nostro vede arrivare una macchina a tutta velocità in direzione opposta e la evita per miracolo, neanche un minuto e ne arriva un'altra, poi un'altra ancora... E il tizio commenta: “Un pazzo?! Ma qui sono tutti pazzi!”...
Facezie a parte è quello che potrebbe succedere guidando in Inghilterra, dimenticandosi che nei Paesi anglosassoni si guida sulla corsia di sinistra. Non sono pochi gli italiani che, in vacanza o per motivi di lavoro, guidano fuori dai confini nazionali la propria auto o veicoli presi a noleggio.
La prima cosa a cui pensare quando si ha intenzione di andare all'estero con la propria auto è l'assicurazione. È valida? Devo stipularne una apposita? Ne abbiamo parlato in questo approfondimento, in soldoni per i Paesi aderenti all'Unione Europea non c'è alcun problema, la RC Auto stipulata in Italia è valida nell'Ue. Al di fuori dell'Unione c'è un sistema di accordi tra alcuni Paesi (l'elenco è nel link) che permette la circolazione delle auto con la cosiddetta “Carta Verde”. Oltre queste opzioni è necessario stipularne una nel Paese ospitante.
Sistemate le incombenze burocratiche per la polizza è il momento di mettersi in viaggio. Niente di più facile penserete... e invece no. Ogni Stato ha il suo codice della strada e le regole non è detto che siano le stesse.
I limiti di velocità possono essere diversi, così come l'equipaggiamento richiesto a bordo. Lo stesso vale per le aree a traffico limitato o le tasse di ingresso che alcune città applicano a tutti i veicoli. I cartelli, salvo qualche leggera differenza, sono gli stessi a livello internazionale, ma altre piccole cose possono sfuggire. In Inghilterra per esempio oltre alla guida opposta, c'è un'altra trappola: i limiti di velocità sono in miglia orarie, non in chilometri orari come in Italia. Ad aiutarci su questo fronte l'Ente Nazionale Britannico per il Turismo, Visit Britain ha creato una guida completa (in italiano) che copre tutti gli aspetti che possono impensierire un cittadino straniero sulle strade britanniche, consultabile a questo indirizzo. La guida, realizzata con la consulenza dell'automobile club britannico, AA, è completa e gradevole da leggere e oltre ai consigli più utili e agli obblighi di legge a cui attenersi, lascia spazio ad alcuni suggerimenti su luoghi da visitare pensati per chi viaggia su quattro ruote.
Per chi non vuole separarsi dalla sua auto ecco dunque alcune soluzioni per viaggiare sicuri, evitando così di trovare un sacco di “pazzi che vanno contromano”...
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