Ania favorevole alla riforma del Codice della Strada
3 lug 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
L’Ania, Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, accoglie con favore la riforma al Codice della Strada approvata dal governo. Lo ha detto la presidente dell’associazione Maria Bianca Farina durante l’Assemblea Annuale 2023, giudicandolo un intervento efficace sulla sicurezza stradale. Ma per il settore Rc auto servono altre riforme perché i prezzi continuino a scendere.
Rc auto: i costi salgono
Il calo progressivo e costante degli ultimi anni dei prezzi del premio della Rc auto per gli automobilisti si è arrestato e i costi sono tornati a salire. Lo ammette la stessa Farina durante il suo intervento, mostrando i dati relativi al settore in Italia: “Già nell’anno appena concluso le imprese che operano nel ramo, per 100 euro di premi incassati ne hanno pagati 108 per il risarcimento dei danni e per il sostenimento delle spese. Gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno determinato nel primo trimestre di quest’anno un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati, rialzo peraltro di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione”.
Nel 2022 la raccolta premi del ramo Rc auto ha registrato un’ulteriore riduzione dei premi contabilizzati (-2,1%). Le compagnie hanno raccolto 12,6 miliardi di euro, impiegandone 13,6:
- 4,4 miliardi per riparare i veicoli danneggiati;
- 4,3 miliardi per risarcire i danni degli individui che subiscono delle lesioni fisiche, lievi o gravi;
- 2,2 miliardi destinati ai familiari delle vittime di incidenti stradali;
- 2,7 miliardi per svolgere le attività d’impresa.
Gli aumenti sui consumatori
A fronte di questi dati la presidente Farina ha sottolineato che affinché i premi Rc auto tornino a scendere, sono necessarie delle riforme legislative: dalla modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con gli altri paesi europei, alla definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona.
Insomma con l’aumento dei costi per le assicurazioni è impossibile continuare a far scendere i prezzi per raggiungere la media europea (divario che negli anni si è ridotto drasticamente, da 213 euro nel periodo 2008-2012 a 40 euro nel 2022), ma i rialzi dovuti all’inflazione dell’ultimo periodo bloccano questo percorso virtuoso. Insomma finché la situazione internazionale resterà così turbolenta, le nostre assicurazioni continueranno a essere costose.
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