Assicurare il cane: costi e valutazione rischi
3 feb 2017 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Come assicurare gli amici a quattro zampe
Per spiegare “che cos'è una notizia”, uno degli esempi più classici nella scuola di giornalismo è la massima per cui “è notizia un uomo che morde un cane e non un cane che morde un uomo”. Eppure questo esempio (che punta a spiegare la straordinarietà di un evento e quindi la sua “notiziabilità”) oggi rischia di essere ribaltato e potrebbe diventare: “è notizia se il cane che morde un uomo non era assicurato”.
Stando all'ultima ricerca messa a punto da Facile.it il mercato delle assicurazioni sugli animali domestici ha un valore potenziale di oltre 532 miliardi di euro. Una cifra enorme derivante dalla passione degli italiani per gli animali domestici. Oltre il 55% delle famiglie ne avrebbe almeno uno, per un totale di 14 milioni di pets.
Ma conviene assicurarlo? Cerchiamo di capire anzitutto cosa copre questo tipo di polizza. Ovviamente ci sono diverse formule e si può scegliere un pacchetto che copra i danni che l'animale causa a cose o persone, o uno che copra anche le spese sanitarie. Quest'ultima possibilità rischia di essere molto interessante visto che mediamente le spese veterinarie ammontano a 300 euro al mese. Più estesa sarà la copertura che scegliamo, più alto sarà il costo ovviamente. Ma non è l'unico parametro: anche la razza e l'età dell'animale incidono significativamente. Sul fronte della copertura dei danni a terzi le razze più aggressive (per esempio Pitbull, Rottweiler e Dogo argentino) prevederanno un costo maggiore, mentre il prezzo cala se si tratta di un cucciolo o di un cane anziano (tendenzialmente più tranquilli).
Torniamo dunque alla domanda: conviene? Vediamo cosa dice la legge. Il risarcimento danni da morso di cane è espressamente previsto dal nostro codice civile all’articolo 2052, il quale prevede che “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo che lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito“.
Si tratta pertanto di una responsabilità particolarmente gravosa per il proprietario del cane il quale risulta essere sempre responsabile per il suo animale fatto salvo il caso in cui non riesca a provarne il caso fortuito, quindi con onere probatorio a suo carico. Il caso fortuito potrebbe essere il tuono che spaventa il cane e gli fa avere una reazione imprevedibile, ma già da questo esempio si capisce quanto sia difficile provarlo.
Dall'altra parte abbiamo dei costi significativi in caso di danni a persone. Spulciando tra le sentenze si trovano risarcimenti da capogiro che arrivano anche a 90mila o a oltre 100mila euro. Certo si tratta di casi in cui il morso ha provocato invalidità permanenti, ma neanche tanto alte: basta il riconoscimento di un 20-30% di invalidità permanente per vedersi notificare un conto salatissimo.
Considerando che la spesa media per assicurare il proprio animale domestico si aggira intorno ai 40 euro l'anno (76 dal secondo anno in poi), l'investimento merita certamente un pensiero.
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