Assicurazioni, Ivass: prezzo Rc Auto in calo del 2,1% in un anno
26 set 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
La diminuzione è ritenuta del tutto insufficiente
In questi tempi duri con l’inflazione che brucia i risparmi degli italiani anche un calo del 2% è da accogliere con favore. I numeri arrivano dall’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni nel consueto bollettino statistico trimestrale. Attenzione però il dato si riferisce al secondo trimestre 2022, quando l’inflazione era già in crescita ma non aveva cominciato a macinare i record che vediamo oggi. Per questo molti si interrogano su una riforma più incisiva del mondo assicurativo a partire dal meccanismo bonus/malus.
Tutti i dati sui prezzi della Rc auto
Guardando ai dati si scopre che il prezzo medio effettivo dei contratti Rc Auto è pari a 353 euro, in riduzione del 2,1% su base annua. Rispetto al 2014, il prezzo si è ridotto di 135 euro (-27,7%); il 50% degli assicurati paga meno di 316 euro e solo il 10% meno di 186 euro.
Prosegue il processo di convergenza dei premi Rc auto: il differenziale tra le province di Napoli e Aosta è di 250 euro, in riduzione dell’11,4% su base annua. Rispetto al 2014, il differenziale si è ridotto del 47,9%; il tasso di penetrazione della scatola nera è del 21,2%, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.
La scatola nera è più diffusa nelle province che hanno l’Rc auto più alta: come, ad esempio, Caserta dove la black box è al 65,5% (e si paga 469 euro di Rc auto), Napoli (54% e 528 euro) e Crotone (39,9% e 392 euro). Al contrario, il tasso di penetrazione della black box è minimo a Bolzano: solo il 4%.
Prezzi ancora troppo alti
La riduzione del prezzo della Rc auto del 2,1% non soddisfa le associazioni di consumatori. Il Codacons la considera “del tutto insufficiente". Per il presidente Carlo Rienzi è una riduzione delle tariffe davvero minima, considerati due anni di pandemia che hanno prodotto limiti agli spostamenti e un crollo degli incidenti in Italia. Gli fa eco Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Il dato positivo è che prosegue il calo dell’Rc auto ma si tratta di passi da lumaca”.
Si punta a riformare il meccanismo bonus/malus
Da tempo l’Ivass sta cercando di portare avanti una riforma del meccanismo del bonus malus nel ramo dell'Rc auto. L'autorità di vigilanza cerca la collaborazione di tutti gli attori in campo, a partire dalle compagnie, sottolineando come il meccanismo sia ormai superato.
Secondo i dati Ania il 90% degli assicurati si trova nelle prime due classi di merito, per questo è ormai necessaria una riforma del bonus malus che valorizzi in modo più adeguato il comportamento di guida degli assicurati. Insomma se già la maggior parte degli automobilisti ha scalato la classifica fino alle migliori classi, non ha più incentivi alla guida prudente, mentre sarebbe auspicabile continuare a premiare chi per anni non pesa sulle compagnie assicurative.
La scatola nera ha rappresentato l’ultimo scossone che ha smosso il mercato, ma ormai parliamo di anni fa. L’obbiettivo potrebbe essere quello di far entrare nella valutazione lo stile di guida in maniera sempre più precisa, grazie anche ai dati che le nuove tecnologie oggi possono fornire.
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