Aumenta il massimale per l'Rc
30 lug 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Maggiori massimali, maggiori garanzie
Dal 12 giugno 2012 la legge italiana prevede che le compagnie assicurative raddoppino gli attuali massimali previsti in caso di copertura dei danni provocati da un proprio assicurato nei confronti di persone, cose o animali. A stabilirlo una direttiva comunitaria che è stata introdotta in Italia attraverso il decreto legislativo 198/2007.
Con il termine “massimale” si indica la cifra massima per cui l’assicurato desidera essere coperto dalla compagnia. Se si tratta di una copertura accessoria potrà essere concordata tra società e cliente, anche se di solito esistono delle garanzie standard applicate in modo generalizzato. Se parliamo però di responsabilità civile obbligatoria tale somma non deve scendere sotto un determinato ammontare a garanzia dell’assicurato e delle stesse vittime.
Fino al 2009 tutti gli stati membri dell’Unione Europea viaggiavano in modo indipendente, creando una sostanziale disparità di garanzie minime per i cittadini all’interno dell’Unione. Nelle premesse della direttiva si legge infatti che “Essa è anche di fondamentale importanza per le compagnie di assicurazione, in quanto rappresenta una parte consistente dell’attività assicurativa, ramo non vita, nella Comunità, oltre ad avere un impatto sulla libera circolazione di persone e veicoli” e inoltre l’obiettivo è“Il rafforzamento e il consolidamento del mercato unico”.
Nel nostro Paese, l’articolo 128 del codice delle Assicurazioni private stabiliva che auto e moto dovevano essere coperti da assicurazioni con massimali non inferiori a 775mila euro circa (il vecchio miliardo e mezzo di lire) per l’interno sinistro a prescindere dal numero di vittime coinvolte. Immaginate soltanto quanto non fosse minimamente sufficiente nel caso di collisione con un autobus pieno di passeggeri o nel caso fossero coinvolte in un incidente auto di lusso o di prestigio.
Soglia quadruplicata in due anni
Tale cifra non fu ritenuta congrua e sufficiente a liquidare tutti i danni provocati, con il rischio conseguente per l’assicurato responsabile dell’incidente di dover pagare di tasca propria parte del risarcimento e per le vittime di non essere risarcite adeguatamente.
Per questo motivo fu emanata la direttiva 2005/14/ce del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2005 sull’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli, che ha stabilito un aumento graduale dei massimali della copertura assicurativa responsabilità civile auto per danni a cose o persone. Per queste ultime nel 2009 la soglia salì a un milione di euro per ciascuna vittima o, in alternativa, a 5 milioni di euro per sinistro indipendentemente dal numero delle vittime.
Tale scelta comunitaria veniva demandata agli Stati membri che sarebbero andati a legiferare. Con il decreto legislativo 198 del novembre 2007, a partire da dicembre 2009, fu rivisto l’articolo 128 e divennero obbligatori massimali pari ad almeno 2,5 milioni di euro per sinistro con danni alle persone, indipendentemente dal numero delle vittime, e a 500mila euro per sinistro con danni alle cose. Dal poco più di un mese queste cifre sono state raddoppiate: la copertura minima per i danni provocati alle persone è passata quindi a 5 milioni di euro, così come quella per danni a cose e animali è salita fino a un milione.
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