Auto con targa straniera: impossibili i controlli sull'RCA
17 apr 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Se fino a qualche anno fa vedere un'auto con targa straniera voleva dire identificare un turista che ama guidare, oggi è più facile immaginare al volante un italiano che ha immatricolato l'auto all'estero per sfuggire a multe e tasse. Oltre al danno erariale potrebbe esserci un problema che riguarda la copertura assicurativa di queste auto come ha rilevato un'inchiesta del Sole 24 ore. La normativa che regola l’assicurazione dei veicoli prevede infatti che le autorità di un Paese considerino regolarmente assicurate tutte le auto immatricolate nei paesi dell’Unione europea. Ovvero le autorità nazionali non possono procedere a controlli sull’effettiva esistenza della polizza di copertura e, in caso di mancata assicurazione, non possono comminare sanzioni.
Questa “presunzione” di regolarità è stata esplicitata direttamente dal Ministero dell'Interno in una nota del 3 aprile (per la precisione la numero 300/A/2792/17/124/9).
La nota è stata scritta in risposta a un quesito della Polizia locale del consorzio Padova Ovest sulla possibilità di applicare ai veicoli con targa straniera le pesanti sanzioni previste per mancanza di copertura Rc auto (849 euro, ridotti a un quarto se si viene attivata una polizza entro 30 giorni, e confisca del mezzo).
La normativa italiana prevede che tutte le auto presenti sul territorio italiano dopo un anno di permanenza devono munirsi di targa e documenti italiani. La difficoltà di far applicare questa legge lascia ampi margini a chi continua a utilizzare un'auto con targa straniera anche dopo lo scadere dei termini e questa lacuna che ora si riflette anche sulle assicurazioni rischia di far indignare ulteriormente i tartassati automobilisti italiani.
Nella risposta ministeriale citata si afferma che la scadenza del termine di un anno di circolazione consentita in Italia con targa estera non implica che l’immatricolazione all’estero con questa targa diventi irregolare. Dalla regolarità della targa deriva la presunzione di copertura assicurativa prevista dalla legge. E non importa che gli agenti accertino se il veicolo in realtà non risulta coperto nemmeno nel Paese in cui è rimasto immatricolato.
Ciò rischia di fare un danno economico anzitutto, ma soprattutto di vedere penalizzati gli eventuali automobilisti che dovessero incorrere in un incidente con queste auto non assicurate. La speranza è che presto vengano sanate queste inesattezze normative.
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