Auto elettriche, al via gli incentivi statali
8 apr 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ecco come funziona l'ecobonus
Il 2019 potrebbe essere l'anno della definitiva consacrazione dell'auto elettrica. A sostenere il mercato anzitutto l'Ecobonus messo a disposizione dal Governo e che sarà possibile richiedere a partire da lunedì 8 aprile. Il via libera agli incentivi trova una situazione già più rosea dal fronte delle vendite dove i dati dei primi mesi parlano chiaro.
A marzo 2019 le vendite di auto 100% elettriche sono aumentate del 42,1% su base annua, con 621 nuove immatricolazioni, lo 0,3% del mercato auto nazionale, secondo nuovi dati Unrae. Nel periodo gennaio-marzo 2019, invece, il cumulato segna 1.155 auto elettriche, anche qui con un incremento a doppia cifra del 22,7% su base annua. Bene anche il settore delle auto ibride, che a marzo 2019 ha visto 10.254 immatricolazioni, passando dal 3,5% al 5,3% del mercato auto italiano complessivo, con un aumento su base annua del 35,1% (7.591 immatricolazioni a marzo 2018).
Una scelta ecologica spinta anche dalla rinnovata sensibilità sociale sul tema della sostenibilità. Gli echi della marcia per l'ambiente del 15 marzo non si sono ancora sopiti e in molti sarebbero felici di abbandonare la costosa e inquinante benzina.
Le preoccupazioni per questo tipo di rifornimento non mancano e a cercare di sopirle entrano in campo anche le società fornitrici dell'energia, a partire da Enel. Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X (il brand dedicato ai servizi energetici digitali battezzato un anno fa) promette “di fornire al Paese una rete capillare di ricarica che permetta a chiunque di viaggiare dalla Valle d’Aosta alla Sicilia in elettrico senza mai aver paura di rimanere a secco di energia”.
Il piano previsto dal colosso è di installare 28.000 punti di ricarica pubblici in Italia entro il 2022, per un investimento fino a 300 milioni di euro. “È più di un anno che abbiamo annunciato il nostro impegno: posso dire che siamo già a un ottimo punto avendo installato oltre 5.700 punti dall’inizio del 2018. Vogliamo coprire in maniera capillare tutte le regioni italiane e fornire soluzioni di ricarica adatte a ogni tipo di necessità e contesto” conclude Venturini in un'intervista al quotidiano La Stampa.
Tornando agli incentivi per le auto ecologiche, il decreto non contiene una lista precisa di modelli di automobili per cui si possono chiedere le agevolazioni, ma stabilisce una serie di requisiti. I modelli per cui si potranno chiedere gli incentivi si dividono in due categorie: le auto elettriche con valori di emissioni di anidride carbonica (CO2) da 0 fino a 20 g/km con un prezzo di listino massimo di 61mila euro IVA compresa; e le auto ibride con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km. Per la prima categoria la riduzione del prezzo è di 6mila euro se si rottama un’auto Euro 1, 2, 3 o 4, di 4mila senza rottamazione. Per la seconda categoria, si ottengono 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza.
Molti giudicano insufficienti questi aiuti di Stato visti i costi delle auto in questione, ma comunque si tratta di un buon inizio e i dati di mercato sembrano già colorarsi di verde.
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