Auto: nel 2020 sono calate tutte le voci di spesa del 20,4%
5 apr 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Lieve rincaro per le tasse automobilistiche
A conti fatti abbiamo risparmiato, ma non è detto che sia una buona notizia.
Secondo uno studio dell'Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca della rassegna espositiva internazionale delle attrezzature nel settore automobilistico, nel 2020 gli italiani hanno speso 157,4 miliardi di euro per l'acquisto e l'esercizio dei vari tipi di veicoli.
In questa casistica si comprendono tutte le voci relative ad auto, moto e mezzi pesanti: non solo la compravendita, ma anche la manutenzione, l'assicurazione, il parcheggio, le tasse.
Il dato è in forte calo rispetto al 2019 quando gli italiani avevano speso quasi 200 miliardi. Il calo su base annua è del 20,4% che riflette drammaticamente la crisi del settore auto e di tutto l'indotto relativo.
I dati nel dettaglio
In particolare, sono calati tutti gli indici di spesa: acquisto (-23,9%), carburante (-26%), manutenzione (-18,7%), pedaggi autostradali (-40,9%), RC Auto, incendio e furto (-0,8%), attenzione però: i dati non si riferiscono a un effettivo calo dei prezzi sul mercato, ma a una diminuzione di quanto effettivamente speso dai consumatori.
Complice la pandemia di coronavirus e le misure restrittive alla circolazione abbiamo guidato meno, abbiamo utilizzato meno le autostrade e usato meno carburante.
A crescere è solo una voce anche se lievemente: tasse automobilistiche +0,6%.
Il calo complessivo del -20,4% è preoccupante perché dietro quei miliardi di euro risparmiati ci sono tanti posti di lavoro persi, tanta economia rimasta immobile.
Il settore della mobilità paga un dazio altissimo alla pandemia: basta confrontare questi numeri con quelli del calo complessivo del Pil Nazionale che dovrebbe assestarsi intorno al -9% per il 2020.
Rischio aumento dei veicoli non assicurati
L'analisi di questi dati porta a pensare che siano state anzitutto le misure restrittive a far calare così tanto le spese degli italiani. Ma c'è anche una quota di persone che ha dovuto rinunciare ad alcune spese per le difficoltà economiche.
Il rischio si annida soprattutto nel ramo RC Auto. In Italia i veicoli non assicurati sono già numericamente tanti: nel 2019 l’Ania ne calcolava 2,6 milioni (il 5,9% del totale), oggi si teme un drastico aumento di questo dato a causa delle conseguenze economiche della pandemia.
Secondo l'Istat nel 2020 le persone ridotte in povertà assoluta sono aumentate di un milione di unità. C'è il rischio concreto che molti decideranno di rinunciare alla copertura assicurativa, non potendo fare a meno dell'utilizzo di un mezzo di trasporto privato.
Da qualunque lato lo si guardi, questo periodo di emergenza sanitaria ed economica sta creando una serie di danni e regressioni su ogni fronte. In più il prolungarsi delle restrizioni rende sempre più difficile la possibilità e l'entità del cosiddetto “rimbalzo” per l'economia.
Tutti guardano all'estate con la speranza che la morsa si allenti, ma il futuro a medio termine sembra comunque in salita.
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