Blocco auto a Roma, 469 infrazioni registrate
19 nov 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Molti romani hanno cercato di guidare nonostante il blocco
Le domeniche ecologiche sembrano essere piuttosto indigeste, almeno a Roma. Domenica 18 novembre è stata la prima delle cinque giornate di blocco della circolazione programmate dall'Amministrazione Comunale, eppure in molti hanno provato a evadere i divieti. Risultato? Sono state elevate 469 violazioni, su un totale di circa 2.500 verifiche effettuate dalla polizia locale. Numeri un po' alti, segno che in tanti hanno provato a ignorare le regole. Sarà bene che i cittadini romani ci si abituino, perché quella appena trascorsa è solo la prima delle iniziative in programma, il prossimo blocco nella capitale sarà già il 2 dicembre a cui seguirà l'anno prossimo il 13 gennaio, 10 febbraio e 24 marzo, sempre con le fasce orarie 7,30-12,30 e 16,30-20,30. Anche se i dettagli potrebbero cambiare.
Questa iniziativa a Roma è solo l'inizio e dimostra come tutte le amministrazioni locali e nazionali abbiano sempre più a cuore il tema della qualità dell'aria e potrebbero seguire altre misure anche più stringenti. Nell'ipotesi più drastica, le automobili a diesel con motori Euro 3 o di classi inferiori potrebbero essere messe al bando; secondo uno studio di Facile.it sulla base dei dati ufficiali del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, i veicoli Euro 3 e inferiori, in Italia sarebbero quasi 5 milioni (4.911.447), equivalenti al 12,9% dell’attuale parco auto private destinate al trasporto persone presente nel nostro Paese. La maggior parte di queste vetture sono diffuse al Sud, mentre le regioni del Nord mostrano un parco auto più moderno.
Tornando all'iniziativa romana, non sono mancate voci critiche. L'Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, in un comunicato esprime “disappunto e delusione” per l'Ordinanza in quanto “provvedimento di corto respiro che colpisce i veicoli diesel Euro 6 di ultimissima generazione, il cui impatto ambientale è assolutamente irrilevante e che non è sostanziato dal minimo interesse al perseguimento di una vera e concreta soluzione del problema dell’inquinamento atmosferico urbano, considerando che potranno circolare in deroga veicoli con oltre venti anni d’età”. Anzi, secondo l'associazione, sarebbe stato proprio il calo delle vendite dei veicoli diesel di ultima generazione ad aver generato l'aumento del 3% della CO2 a Roma nell'ultimo anno.
Nei prossimi mesi il dibattito continuerà e tenderà ad inasprirsi soprattutto perché durante la stagione invernale l'inquinamento nelle città tende ad aumentare. Staremo a vedere quali saranno le iniziative sia locali che nazionali e le ripercussioni sugli automobilisti.
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