Carburanti, proroga del taglio delle accise
10 ott 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Prezzi calmierati di benzina e diesel, almeno per un altro mese. Uno degli ultimi atti del governo uscente è stato infatti la proroga del taglio delle accise di 30,5 centesimi al litro fino al 19 novembre. La misura è stata varata in tutta fretta, per evitare di vedere schizzare i prezzi alla pompa oltre i due euro.
Si tratta ancora una volta di una misura temporanea, il problema di trovare una soluzione più duratura finirà sul tavolo del nuovo esecutivo.
Taglio accise ai carburanti
Il primo provvedimento in tal senso era stato adottato a marzo con un decreto del ministero dell’Economia e Finanza, quando dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il prezzo del petrolio aveva cominciato a salire. A metà marzo il prezzo aveva superato abbondantemente i due euro, mettendo in difficoltà tutti gli automobilisti e costringendo la politica a correre ai ripari. Fin dal principio si è trattato di una misura a tempo, che però visto il perdurare dell’inflazione, era stato rinnovato di mese in mese.
Con le elezioni e il cambio di esecutivo, l’ultimo Consiglio dei ministri del governo Draghi ha ritenuto opportuno prolungare ancora il taglio per mantenere i prezzi sotto le soglie critiche.
Ad oggi il taglio dell’accisa di 25 centesimi di euro al litro permette un risparmio complessivo di 30,5 centesimi a litro considerando anche l’Iva. Il taglio dell’accisa sul GPL è meno cospicuo ma comunque ha fatto scendere il prezzo di questo carburante di 8 centesimi ogni kg.
Il problema resta aperto
La proroga del taglio delle accise è una misura temporanea e sarà attiva ancora per un mese, fino al 19 novembre. In molti auspicano che il taglio delle accise sui carburanti diventi definitivo e negli ultimi anni non sono mancati politici che lo hanno promesso. Purtroppo però si tratta di un provvedimento oneroso per lo Stato.
Secondo alcuni calcoli questo taglio costa all’erario circa 600 milioni di euro ogni mese, se si dovesse rendere strutturale l’ammanco nelle casse dello Stato sarebbe eccessivo, senza considerare che oggi ci sono anche altre emergenze, prima tra tutte l’aumento dei prezzi dell’energia per famiglie e imprese.
C’è da immaginare dunque che il nuovo governo concentrerà i propri sforzi (e le poche risorse di cui il bilancio italiano dispone) per calmierare le bollette. Il problema dei carburanti dunque resterà aperto. Tutti sperano che la situazione internazionale possa calmarsi al più presto riportando l’inflazione a livelli gestibili ed evitare che porti a rialzi eccessivi anche per l'Rc Auto; nel frattempo non ci resta che approfittare di quest’altro breve intervallo di tempo per fare il pieno.
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