Censimento Istat: Italia sempre più anziana
26 dic 2022 | 4 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ecco le ricadute sulle assicurazioni
L’Italia continua a invecchiare. I dati del censimento Istat fotografano una popolazione numericamente in diminuzione, con poche nascite e un’età media sempre più alta. Questi parametri indicano una sempre minore dinamicità degli italiani e hanno un impatto su molti aspetti anche economici: primo tra tutti il sistema pensionistico messo sempre più a dura prova, ma non solo, l’età avanzata incide anche sulle spese sanitarie che il Paese deve affrontare.
Proviamo a capire se questo trend ormai in atto da anni ha influenza anche sulle assicurazioni.
I dati del censimento Istat
L’Italia è un Paese sempre più vecchio, l’età media passa da 43 a 46 anni, innalzandosi di tre anni rispetto al 2011. L'invecchiamento è ancora più evidente nel confronto con i censimenti passati. Nel 2021 per ogni bambino si contano 5,4 anziani contro meno di un anziano per ogni bambino del 1951 (erano 3,8 nel 2011).
Sul territorio nazionale ci sono più donne. I dati Istat, infatti, hanno segnalato che nel 2021 rappresentano il 51,2% della popolazione residente, 1,4 milioni di unità in più rispetto agli uomini. Al 31 dicembre 2021 la popolazione in Italia conta 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 individui), dovuti al saldo negativo tra decessi e nuovi nati.
Un’ultima curiosità: analizzando la popolazione a livello comunale, anche nel 2021 Roma è risultato il comune più grande con 2.749.031 residenti. Morterone (Lecco) quello più piccolo, con 31 abitanti.
Le ricadute sull’economia
Una popolazione sempre più anziana va incontro a problematiche di tenuta dei conti: anzitutto le pensioni. Il sistema previdenziale è stato per anni basato sulla mutualità, ovvero i giovani hanno pagato le pensioni dei più anziani, proprio perché la proporzione era a favore delle persone in età da lavoro.
Essendoci sempre più pensionati però i conti non tornano. Per risolvere questo problema sono state varate diverse riforme per rendere il sistema da retributivo a contributivo, quello in cui ogni persona riceverà esattamente quanto versato. Con questo sistema si hanno pensioni più basse, per questo molti italiani fanno ricorso a diverse forme di pensione integrativa privata: un piano che consenta negli anni di mettere da parte qualcosa durante la vita lavorativa in vista degli anni azzurri.
Anche la sanità viene messa a dura prova perché in Italia viene fornita dal Sistema Sanitario Nazionale e gli anziani vi ricorrono maggiormente. Anche per questo non è un caso che sempre più persone ricorrano a prodotti assicurativi mirati ad ottenere un servizio migliore. Le carenze del pubblico sono sempre più compensate dalle strutture private. Il ramo vita delle assicurazioni è quello che è cresciuto maggiormente negli ultimi anni.
Le ricadute sulla Rc auto
Una popolazione che invecchiapuò avere un’influenza – indiretta – anche sulla Rc Auto. Per comprenderlo bisogna guardare a quelli che sono i parametri a cui le compagnie si affidano per calcolare il premio di ciascuno: da una parte le caratteristiche del veicolo, dall’altra le caratteristiche del guidatore e la sua storia assicurativa.
Tra le caratteristiche dell’assicurato ha un peso specifico importante la provincia di residenza, ma anche l’età conta. Le fasce considerate più a rischio sono quelle al di sotto dei 26 anni e al di sopra dei 60. Se è vero che il premio è personale e quindi ognuno pagherà la quota che viene calcolata sulla base delle sue caratteristiche, è anche vero che il sistema assicurativo si basa su una ripartizione dei rischi tra tutti gli assicurati. Ciò significa che la sinistrosità generale di un Paese è un elemento che le compagnie considerano quando prevedono anno per anno l’ammontare di somme che dovranno risarcire. Nel complesso dunque una popolazione più anziana è anche più rischiosa alla guida ed è possibile che questo elemento entri a far parte dei calcoli delle compagnie nel momento in cui devono ripartire i rischi tra tutti.
Una popolazione che invecchia non è mai un buon segno e ha ricadute negative su ogni fronte, soprattutto quello economico. La tendenza all’invecchiamento è ormai consolidata da anni e nemmeno l’apporto degli stranieri riesce a invertire la rotta. Questo trend si traduce in un costo maggiore per ogni cittadino in termini di tasse per sostenere la sanità, pensioni integrative e assicurazioni vita o auto a cui ognuno di noi deve pensare per avere un futuro più sereno.
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