Climatizzatore auto: che fare se non funziona bene
22 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ecco possibili cause e rimedi
L’arrivo della bella stagione per tanti automobilisti vuol dire climatizzatore auto. La maggior parte delle persone infatti usa l’aria condizionata solo d’estate, mentre d’inverno al massimo si utilizza l’aria calda per evitare l’appannamento dei vetri. Sono dunque in molti a riscontrare problemi proprio in questo periodo con il condizionatore che non funziona a dovere. Ecco i principali motivi.
Climatizzatore: i possibili guasti
Il funzionamento del climatizzatore auto non è tanto diverso da quello casalingo. Proprio come quelli sui nostri balconi, hanno bisogno di un gas refrigerante per produrre l’effetto voluto. Quando nonostante esca abbastanza aria dai bocchettoni ma non si ottiene un significativo abbassamento di temperatura nell’abitacolo è possibile che sia necessaria una ricarica del gas. Questa va fatta in officina ed è un’operazione abbastanza breve. Il meccanico si accerterà anche se ci sono perdite nel sistema, o se la semplice usura dell’impianto ha fatto sì che si abbassassero i livelli.
È possibile inoltre che sia necessario cambiare il tipo di gas. Le normative europee dovute soprattutto a motivi ecologici, impongono l’utilizzo di materiali con un impatto ambientale minore. In questi frangenti è buona norma provvedere anche al cambio del filtro abitacolo. Dopo anni di utilizzo del climatizzatore infatti si saranno depositati vari detriti, andando a ridurre l’efficienza. Anche questa è un’operazione abbastanza semplice a cui il meccanico può provvedere in “day hospital” ovvero in poche ore.
Diverso è il caso di un malfunzionamento più strutturale. Spesso gli indizi di un problema più grave vanno ricercati nel flusso d’aria. Se questo è molto più tenue rispetto al passato può essere una semplice ostruzione a livello dei filtri (che fanno quindi da “tappo” all’aria), ma può anche trattarsi di un problema alla ventola, sia di natura elettrica – circuiti interrotti o malfunzionanti – che alle palette del rotore.
Altre volte ci possiamo trovare di fronte a un impianto rumoroso, il compressore o altre componenti. Anche in questo caso i problemi sono più profondi.
Costi e sicurezza
A seconda del tipo di danno, i costi possono salire notevolmente. Un intervento di sostituzione o rabbocco del gas è abbastanza abbordabile, così come il cambio del filtro abitacolo, che rientra nella routine. Persino se dovessero essere riscontrate delle perdite, il problema rimarrebbe comunque facilmente risolvibile, grazie ad alcuni prodotti in commercio capaci di isolare il sistema anche senza smontarlo. Quando i problemi sono elettrici o meccanici i costi rischiano di salire notevolmente perché il meccanico avrà bisogno di smontare alcune parti dell’auto per arrivare al problema. E ricordiamo che questi interventi non rientrano nel costo della polizza Rc auto.
In ogni caso è sempre meglio affidarsi a personale specializzato ed evitare il fai da te per diversi buoni motivi. Prima di tutto il gas refrigerante è piuttosto pericoloso da utilizzare: se dovesse entrare in contatto con gli occhi o la pelle si rischiano gravi danni. In secondo luogo la salubrità dell’aria nell’abitacolo può essere garantita solo da filtri di qualità installati correttamente. Essere a contatto a lungo con aria non ben filtrata può essere molto dannoso.
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