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Cosa tenere a bordo dell’auto

8 feb 2013 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

“Favorisca libretto e patente” è la frase standard utilizzata dalle forze dell’ordine nel fermare un automobilista per i dovuti controlli in strada. Ma siamo sicuri di circolare con tutto ciò che ci serve per essere in regola con la legge? L’articolo 180 del codice della strada parla chiaro, ma esistono anche degli oneri amministrativi non contemplati dal codice stesso che si modificano di anno in anno.

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Assicurazione e documenti

Cominciamo con il contrassegno dell’assicurazione, quel foglietto quadrato e giallo da esporre obbligatoriamente sul parabrezza (e non altrove) per non essere passibile di sanzione. Sta a dimostrare la sottoscrizione di un contratto e il relativo pagamento da parte del contraente in possesso del mezzo. Nel caso non si esponga, si dovrà dimostrare in un secondo momento alle forze dell’ordine che hanno comminato la multa di esserne in possesso, salvo altrimenti un’ulteriore e più pesante sanzione.

Oltre al contrassegno, la compagnia deve dare nelle mani dell’assicurato la ricevuta del pagamento, che non serve portare in auto, la carta verde e il certificato di assicurazione da tenere invece nel cruscotto.

Se si è provveduto a rinnovare la polizza, ma la compagnia per problemi organizzativi non ha consegnato il tagliando, si può circolare con una fotocopia e, nel caso si venisse fermati, dimostrare il versamento effettuato. In attesa che il contrassegno diventi “virtuale”, come da recenti disposizioni normative, per cui probabilmente non servirà il cartaceo.

Oltre all’assicurazione, bisognerà conservare in macchina anche il libretto (o carta) di circolazione, che assolve alla funzione di attestare l'idoneità del mezzo alla circolazione, riepilogando sia i dati amministrativi sia tecnici riguardanti l’auto.

La patente è obbligatoria e nel caso venisse smarrita o rubata occorre circolare con la regolare denuncia fatta alle autorità competenti e l’autorizzazione temporanea a circolare delle forze dell’ordine.

Per quanto riguarda il cosiddetto bollino blu (controllo emissioni scarico) differente per prezzi, prescrizioni e scadenze in ogni città, bisognerà esporre l’adesivo dell’anno corrente e conservare il certificato cartaceo. Non importa se ci si è dimenticati di eseguire i controlli negli anni precedenti, vale quello dell’anno.

Oggetti e strumenti

Oltre alla documentazione, la legge italiana, di riflesso a quella europea, ha previsto una sorta di kit d’emergenza da trasportare nel baule. Ricordiamoci quindi di tenere un giubbino catarifrangente omologato, utile per darci visibilità una volta scesi dal veicolo durante le ore notturne e obbligatorio quando siamo sulle strade extraurbane e in autostrada. La normativa impone anche il triangolo di segnalazione omologato (di solito in dotazione con l’acquisto dell’auto), da esporre giorno e notte a 50 metri di distanza dal veicolo incidentato o guasto, per avvisare i mezzi in arrivo del pericolo.

Infine le catene da neve, obbligatorie nelle strade indicate e in determinati periodi dell’anno.

Bollo, certificato di proprietà e vecchi fogli restano a casa

La tassa automobilistica, il cosiddetto “bollo” deve essere regolarmente pagato, ma non serve portarlo con sé perché non può essere richiesto. Il certificato di proprietà deve restare a casa (ci servirà in caso di furto dell’auto, vendita e rottamazione). Allo stesso modo i bollini blu degli anni precedenti e i certificati assicurativi possono essere conservati nei nostri archivi domestici.

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