Costo Rc auto: -3,8% nel primo trimestre 2022
1 ago 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
In dubbio la seconda parte dell'anno
Nonostante il carovita il costo della polizza auto continua a scendere. È quanto afferma l’Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) che ha diramato il bollettino statistico relativo ai primi tre mesi del 2022. Su base annua il calo sarebbe del 3,8%. Resta però il dubbio sui prossimi mesi quando le compagnie potrebbero rivedere i prezzi delle polizze al rialzo a causa dell’inflazione ancora fuori controllo.
I dati diramati dall’Ivass
Nel primo trimestre 2022 il prezzo medio effettivo dei contratti di Rc Auto è risultato pari a 353 euro e si è ridotto di 14 euro (-3,8%) su base annua. L’Ivass sottolinea inoltre che il ribasso rispetto al primo trimestre del 2014 è del 28,8%. Resta alto, sebbene in diminuzione, il differenziale di premio tra Napoli e Aosta che è pari a 252 euro, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del precedente anno e del 48,2% rispetto al primo trimestre del 2014.
L’Ivass ha analizzato anche la diffusione della scatola nera, strumento che negli ultimi anni ha inciso notevolmente sul calo. I contratti che prevedono l’installazione di questo dispositivo sono circa il 21% del totale e sono maggiormente diffusi nelle provincie dove il premio è più oneroso.
Gli assicurati sotto i 25 anni pagano in media 662 euro contro i 337 euro degli over 60. Negli ultimi otto anni i più giovani hanno beneficiato di una riduzione del premio inferiore rispetto alla media nazionale (-11,2% contro il -28,8%). Il differenziale di premio tra under e over 25 è pari a 352 euro al Sud e a 292 euro al Nord-ovest.
I timori per il futuro
La lunga striscia di risultati positivi per gli automobilisti però rischia di fermarsi nel 2022. Il costo della Rc Auto è sempre stato in calo da diversi anni, nonostante permanga il divario con gli altri Paesi europei: l’Ivass ha calcolato per il 2021 un differenziale medio di 84 euro, che è circa un terzo del premio medio pagato dagli italiani. Gli 84 euro in oggetto sono comunque il dato migliore di sempre: 11 anni fa erano 206 euro, e ancora nel 2019 si pagavano 91 euro in più rispetto all’Rc media di Germania, Francia, Spagna, Regno unito.
L’ondata di aumenti di prezzo che in questo periodo riguarda ogni categoria merceologica e quasi tutte le aree geografiche del pianeta, rischia di spezzare il lungo lavoro di abbattimento dei costi dell’assicurazione che in questi anni è stato portato avanti. Pur essendo la polizza un servizio (quindi non ci sono materie prime da acquistare) le compagnie comunque stanno affrontando un aumento dei costi come qualsiasi altra impresa e famiglia italiane. Non sarebbe dunque strano ipotizzare un ritocco al rialzo dei prezzi nei prossimi mesi, non a caso la rilevazione dell’Ivass si ferma al primo trimestre dell’anno, ma è soprattutto dal secondo trimestre in poi che sono iniziati i veri rincari, soprattutto per lo scoppio del conflitto in Ucraina a febbraio.
Vedremo dunque nei prossimi mesi se anche la Rc Auto seguirà il destino di tutti gli altri beni e servizi che continuano a lievitare nei costi. Per fortuna in campo assicurativo gli strumenti che finora ci hanno fatto risparmiare resteranno consistenti: primo tra tutti la forte concorrenza tra le compagnie e la possibilità di confrontare i prezzi sui comparatori online come Facile.it.
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