Cyber security, aumentano i rischi
7 feb 2022 | 4 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ma tanti non li percepiscono
Una delle ultime trovate dei pirati informatici è l’sms truffa PosteInfo, un caso eclatante di phishing che ha colpito molti utenti nelle ultime settimane in Italia. Con un messaggio di phishing, un hacker simula la richiesta di informazioni da parte di un organo ufficiale (in questo caso Poste Italiane ma può anche essere la banca per esempio), ricostruisce il sito rendendolo simile a quello vero e chiede i dati dell’utente, con il risultato che chi li inserisce rischia di vedersi rubare i propri risparmi.
Esempi come questi ormai sono all’ordine del giorno e l’8 febbraio si è celebrata la 19° edizione della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, meglio conosciuta come Safer Internet Day. Tutte le compagnie assicurative ormai sono attive nel proporre polizze dedicate, proprio perché non solo il fenomeno delle truffe online è in crescita, ma in pochi sono davvero consapevoli dei rischi.
Safer internet day
Questa ricorrenza è stata istituita dall’Unione Europea già dal 2004 e punta a sensibilizzare sui pericoli in rete. Tra le iniziative del Safer Internet Day rientrano campagne di sensibilizzazioneincentrate oltre che sulla tutela dei propri risparmi, anche su temi legati al cyberbullismo, alla pedopornografia e pedofilia on-line, al sexting, alla perdita di privacy. Ma si affrontano anche temi legati alla dipendenza da videogiochie a uno stile di vita eccessivamente sedentario o al rischio di isolamenti, soprattutto tra gli utenti più giovani.
Gli studi: italiani molto preoccupati
Che il cyber risk sia ormai una realtà lo dimostrano anche i dati diffusi da alcune compagnie assicurative negli ultimi giorni. Nell’indagine Cyber & Digital Protection realizzata per Europ Assistance da Lexis Research su un campione rappresentativo della popolazione italiana, emerge come smartphone e computer siano i dispositivi preferiti dagli adulti: rispettivamente, essi sono utilizzati per più di due ore dal 56% e 48% del campione.
In Italia il 13% dei rispondenti nel corso del 2021 è stato vittima di un attacco ai propri dati personali e il 20% conosce qualcuno che ha subito un simile attacco. Se il crimine informatico è un pericolo percepito, gli italiani fanno ancora poco per contrastarlo: il 58% del campione dichiara di conoscere soluzioni per proteggere la propria identità online ma il dato in questione è in calo del 2% rispetto al 2020. Inoltre, solamente il 41% dei rispondenti cambia spesso le proprie password/credenziali e, ancor peggio, il 15% non le cambia mai o quasi mai.
A conclusioni simili è giunta anche la ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, secondo cui circa 10 milioni di italiani hanno subito violazioni digitali, personalmente o ai danni di un membro della propria famiglia: dal furto d’identità alla clonazione della carta di credito, dalla violazione della privacy al cyberbullismo.
Più di un 1 Italiano su 2 si sente minacciato da possibili violazioni digitali. In particolare, si sentono maggiormente vulnerabili i Baby boomers (58%) e gli abitanti delle aree metropolitane del Centro Italia (56%).Solo il 30% degli italiani non percepisce invece il cyber risk come un pericolo, mentre il 17% dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio, e le relative conseguenze, evidenziando, quindi, poca consapevolezza e vulnerabilità.
Come difendersi
Il problema principale è che non ci rendiamo ben conto del rischio, o pensiamo di essere capaci di difenderci da soli. Normalmente questo è vero finché non capita un evento avverso.
Per esempio uno degli attacchi più comuni è gestito da hacker che si introducono nel dispositivo, ne prendono possesso e lo bloccano, chiedendo un riscatto per “liberarlo”. Quando ci troviamo nel bel mezzo della situazione è difficile e stressante uscirne. Per questo oggi esistono diverse soluzioni assicurative che possono proteggere. È necessaria sia una copertura dei danni “a posteriori” in caso ci siano stati degli ammanchi economici, ma se possibile anche un’assistenza durante l’attacco. A chi rivolgersi quando il nostro dispositivo è stato preso di mira?
Per la nostra vita quotidiana è anche importante adottare le misure di prudenza: mai cliccare su link di cui non siamo sicuri, evitare di condividere i nostri dati, cambiare spesso le password, dotarsi di sistemi antivirus e antimalware.
Con la pandemia passiamo su Internet molto più tempo e tante persone che prima non ne sentivano il bisogno si sono avvicinate alle moderne tecnologie: è dunque indispensabile aumentare la prudenza esattamente come faremmo se dovessimo guidare l’auto più a lungo o addentrarci per strade che non conosciamo.
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