Il governo annuncia una riforma del sistema Rc auto
15 feb 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Per ora, però, ancora nulla di concreto
Si prospettano forti novità per il sistema assicurativo, in particolare per la Rc Auto. Ad annunciarlo è il ministro delle Imprese e del Made In Italy Adolfo Urso che ha convocato un tavolo di lavoro per porre le basi di una riforma generale, a seguito degli aumenti registrati sul costo delle polizze.
I dati degli aumenti
A mettere al lavoro il governo sono stati i dati dell’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, che ha segnalato quanto l’inflazione si stia facendo sentire nelle tasche degli automobilisti. A dicembre 2023 l’aumento della Rc Auto è stato del 7,3% rispetto a dicembre 2022, nonostante gli incidenti siano in lieve calo (-1% nei primi sei mesi del 2023).
Secondo Assoutenti la spesa media per il premio è cresciuta di oltre 30 euro nell’ultimo anno. Permangono profonde differenze tra le varie zone d’Italia: Napoli e Prato si confermano le province più care, mentre i rincari più forti, in percentuale, si sono registrati a Roma e Caltanissetta.
La reazione del governo
Il ministro Urso ha dunque deciso di convocare una prima riunione (“ma ne seguiranno altre” fa sapere) con la “Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi”, un nuovo strumento previsto dal decreto trasparenza del 2022. Al tavolo del ministero hanno partecipato anche il Garante per i prezzi e i rappresentanti delle compagnie assicurative.
Ancora nulla di concreto: “Il governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, questa è stata la prima riunione ma ce ne saranno altre finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti” ha dichiarato Urso, senza però specificare in che direzione andrà questa profonda riforma.
Scettiche le associazioni di consumatori
Piuttosto pessimiste le associazioni di consumatori. “Chiediamo di fissare un tetto del 2% ai profitti delle imprese assicuratrici nel comparto Rc auto, dove la polizza è obbligatoria per gli utenti a fronte della totale libertà tariffaria lasciata alle compagnie di assicurazioni” dice Stefano Mannacio, responsabile assicurazioni di Assoutenti.
Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, il risultato della prima riunione è deludente: "Partorito il solito topolino. Rafforzare i poteri di monitoraggio serve molto a poco se poi non seguono mai azioni concrete". Secondo il Codacons, invece, l’impennata delle tariffe Rc Auto determina una maxi-stangata da oltre 1 miliardo di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani, chiedendo un intervento deciso al governo.
Riformare il sistema Rc Auto è molto complicato, bisogna equilibrare l’obbligo previsto per legge di assicurare le vetture, con un sistema di compagnie private in un mercato libero. Come imprese queste ultime devono guardare ai bilanci e conseguire un profitto, dall’altra parte i cittadini non hanno scelta. Finora l’unico elemento che è riuscito davvero a far calare i prezzi delle polizze è stato l’aumento della concorrenza, soprattutto con l’avvento dei comparatori online che possono confrontare in pochi istanti le polizze di numerose compagnie e permettere all’utente di scegliere la più conveniente. Per una riforma del sistema da parte governativa, le istituzioni dovranno necessariamente tenere in conto questo fattore.
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