Incentivi auto al via dal 10 gennaio
9 gen 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ecco come sono ripartiti i fondi
Ripartono gli incentivi per l’acquisto di auto. Dal 10 gennaio sono disponibili sul sito Ecobonus messo a punto dal governo le prenotazioni relative all’anno in corso, sempre secondo lo schema che favorisce i veicoli elettrici o ibridi. Il governo Draghi aveva definito gli aiuti al settore con il Decreto Legge 17/2022 che prevedeva 700 milioni di euro nel 2022e un miliardo di euro all’anno dal 2023 al 2030.
Non tutto è destinato ai privati, in parte questi fondi vanno alle case automobilistiche, per cui per il cambio dell’auto ci saranno 610 milioni quest’anno.
Come accedere al bonus
Anzitutto occorre celerità perché i fondi finiscono in fretta, soprattutto per quanto riguarda le auto ad alimentazione tradizionale. La ripartizione dei fondi è riportata sul sito Ecobonus.
Per l’acquisto di autoveicoli nuovi di fabbrica di categoria M1:
- 190 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro(elettrici);
- 235 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nellafascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro (ibridi plug-in);
- 150 milioniper veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro (a basse emissioni).
Il 5% delle prime due voci è riservato agli acquisti fatti da persone giuridiche per attività di car sharing commerciale o noleggio.
Per motocicli e ciclomotori di categoria da L1e a L7e:
- 5 milioni per i veicoli non elettrici;
- 35 milioni per i veicoli elettrici.
Per i veicoli commerciali di categoria N1 e N2 elettrici:
- 15 milioni.
Si può arrivare a risparmiare fino a 5mila euro con rottamazione e 3mila euro senza rottamazione per l’acquisto di auto elettriche. 4mila euro con rottamazione e 2mila euro senza rottamazione per ibride plug-in. 2mila euro solo con rottamazione per auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl. C’è inoltre un tetto massimo al prezzo dell’auto, ma è comunque abbastanza alto (35mila euro per le elettriche, 45mila per le ibride plug in).
La procedura di prenotazione dell’incentivo riguarda il rivenditore/concessionario, che in base alla disponibilità del fondo riceve conferma della prenotazione effettuata. L’acquirente del veicolo invece non deve far nulla perché lo sconto, se disponibile, viene applicato automaticamente sul prezzo di acquisto.
Per chi volesse accedere alla rottamazione è importante ricordare che sono incluse tutte le autovetture con classe di emissione inferiore a Euro 5, a prescindere dalla data di immatricolazione, ma l’auto deve risultare intestata all’acquirente della nuova (o a un suo familiare convivente) da almeno 12 mesi.
La polemica della ripartizione dei fondi
Nel 2022 sono avanzati circa 300 milioni di euro sul totale di 700, circa il 44%. Decisamente un flop. Il problema è che ad avanzare sono stati soprattutto quelli messi a disposizione per auto elettriche o ibride, mentre quelli per le auto ad alimentazione tradizionale sono finiti rapidamente.
Gli italiani sono ancora poco propensi ad acquistare veicoli elettrici, ma la rotta tracciata dal governo e voluta dall’Unione europea lascia pochi spazi di manovra. Si deve accelerare sulla transizione, ma in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo non si potrebbe essere più flessibili? Si potrebbero quantomeno prendere i fondi lasciati per strada l’anno scorso e destinarli a rimpinguare quelli di quest’anno, questo sicuramente aiuterebbe il mercato auto che fatica ormai dai tempi della prima ondata del Covid, nell’ormai lontano 2020.
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