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Incentivi auto al via dal 25 maggio

16 mag 2022 | 4 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Escluse, però, le aziende

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Finalmente ci siamo: i tanti attesi incentivi per l’auto stanno arrivando. Il DPCM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 maggio rende operativi i bonus già definiti dal Decreto Legge n.17 di aprile in cui il governo li aveva impostati. Confermato il piano pluriennale: 700 milioni di euro per il 2022 e un miliardo di euro l’anno dal 2023 fino al 2030.

Il via ufficiale alle richieste potrà essere fatto a partire da mercoledì 25 maggio. Confermata anche la ripartizione che tende a favorire i veicoli elettrici o ibridi, ma lascia spazio anche alle alimentazioni tradizionali. Andiamo a vedere i dettagli.

Incentivi auto per le aziende automobilistiche

Come sappiamo, il governo ha posto un obbiettivo ambizioso in merito alla transizione verso l’elettrico: dal 2035 infatti non sarà più possibile vendere auto nuove ad alimentazione tradizionale. Date le polemiche che questo annuncio ha scatenato, non c’è la certezza che venga mantenuto, ma intanto si lavora per raggiungerlo. Anche il mercato assciurativo dovrà mettersi in moto.

Per questo motivo parte degli incentivi decisi dal governo vanno alle aziende automobilistiche per sostenerle nella riconversione degli impianti produttivi. Gli aiuti per gli acquisti di nuove auto rappresentano comunque la parte più cospicua: per quest’anno per esempio sono tutti appannaggio dei compratori.

A partire dal 2023 la ripartizione sarà: 650 milioni per i privati che vogliono cambiare veicolo e i restanti 350 per le aziende.

Gli incentivi per i privati

Per quanto riguarda i cittadini potranno usufruire di questi bonus solo per i primi tre anni (22, 23 e 24) e sono stati formulati per favorire sempre di più l’elettrico e sempre meno i motori termici:

  • per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) sono riservati 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto diauto ibride plug-in(fascia 21-60 g/km di CO2) sono riservati 225 milioni di euro nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
  • per l'acquisto di auto termiche (fascia 61-135 g/km di CO2): sono riservati 170 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto di veicoli commerciali N1 e N2 elettricisono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici e ibridisono riservati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024;
  • acquisto di motocicli e ciclomotori termici: sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.

Come si può notare la quota di fondi cresce negli anni per quanto riguarda EV e ibride, mentre cala per le auto termiche.

La rottamazione

Ma quanto materialmente può ottenere ogni cittadino? Il governo ha stabilito anche in questo caso di favorire le auto green. 5mila euro per chi acquista un’elettrica con la rottamazione (3mila senza la rottamazione), 4mila euro per una ibrida con rottamazione (2mila senza la rottamazione) e 2mila euro per un’auto ad alimentazione tradizionale, in quest’ultimo caso la rottamazione è obbligatoria e la classe del veicolo acquistato deve essere almeno Euro 6.

Ci sono anche dei tetti massimi di spesa per evitare di far utilizzare gli incentivi per comprare fuoriserie e auto di lusso: il costo non deve superare i 35mila euro di listino per le EV e per le Euro 6, massimo 45mila euro di listino per le ibride.

Ottenere il bonus non sarà facile

Ci si aspetta che la tranche di fondi messa a disposizione per l’anno in corso andrà esaurita molto rapidamente. Come sempre succede quando vengono annunciati aiuti, tutti restano ad aspettare e a rimandare l’acquisto fino a che i fondi non sono realmente operativi. Molti concessionari hanno sottoscritto contratti preliminari di vendita che saranno effettivi a partire dal 25 maggio. Per questo saranno tutti pronti a inoltrare la richiesta il giorno stesso. Per quanto questa pratica rappresenterà un disguido c’è da augurarsi che possa dare una scossa al mercato auto, in negativo da inizio anno.

Un altro nodo è rappresentato dall’aver dedicato i fondi tutti ai privati, sono escluse infatti le persone giuridiche, ovvero le aziende. Sicuramente questo incentiverà maggiormente il ricambio del parco auto italiano, evitando che poche grandi imprese si accaparrino i bonus facendoli esaurire troppo in fretta, ma è anche vero che per una transizione verso l’elettrico ancora più efficace, si potrebbe pensare a una misura ad hoc per rinnovare le flotte aziendali.

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