Incidenti giù del 50% in lockdown
22 giu 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Bene ma non benissimo. Verrebbe da riassumerlo così l'intervento di Daniele Franco, presidente dell'Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni), almeno per quanto riguarda lo scenario della Rc Auto a seguito del lockdown. In particolare l'Ivass ha sottolineato che “molte compagnie hanno fornito prime risposte e adottato misure a sostegno della clientela, tra cui: la sospensione o la proroga del pagamento dei premi, il blocco delle azioni di recupero dei premi non pagati e delle franchigie, l’estensione di garanzie, l’offerta di servizi aggiuntivi e più recentemente la restituzione di una parte del premio Rc Auto”, ma non è abbastanza.
Le stime dell'Ivass infatti segnalano una riduzione degli incidenti nel periodo 1 febbraio – 15 maggio del 50%, un dato ancora al vaglio dei tecnici, ma che avrebbe portato alle compagnie un risparmio quantificabile tra i 36 e i 41 euro per ogni polizza. A fronte di questo risparmio dall'Ivass si attendono “che le misure di ristoro agli assicurati si estendano”. Come a dire che il risparmio fin qui conseguito date le situazioni di traffico ridotto e la mancanza di sinistri, sia condiviso con gli automobilisti. Tariffe più basse nella seconda metà dell'anno sarebbero inoltre anche un ottimo viatico per la stagione della ripresa dato che le previsioni economiche sono piuttosto pessimistiche.
In attesa di vedere cosa succederà nel prossimo futuro, si può dare un'occhiata al recente passato. La pandemia e le sue conseguenze hanno posto all'attenzione il tema della sottoassicurazione. Mai come in questo periodo avremmo avuto bisogno di un meccanismo che ci mettesse al riparo da eventi imprevedibili, la definizione stessa di assicurazione. Difficile pensare di poter avere una polizza che ci protegga da qualsiasi evenienza, ma cercare di individuare quali sono le aree più esposte a rischi della nostra vita e di quella dei nostri familiari può aiutarci a trovare un prodotto adatto, senza per forza pesanti aggravi di spesa. È infatti possibile che nei prodotti assicurativi ci siano estensioni di cui potremmo fare a meno, selezionando invece quelle più adatte.
La tendenza generale del settore assicurativo è sempre più quella di una maggiore personalizzazione dell'offerta, si potrebbe dire che le compagnie siano passate dalla catena di montaggio al lavoro sartoriale, ma non sempre questo è sufficiente: così come scegliamo il conto corrente, il piano telefonico, il gestore delle utenze, così dovremmo pensare alla polizza più adatta selezionando sul mercato un prodotto su misura.
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