Incidenti, Istat: in aumento rispetto al 2021, ma in calo sul 2019
14 nov 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
A condizionare le misure di contrasto alla pandemia
Cresce il numero di morti e feriti sulle nostre strade a causa degli incidenti. Secondo il rapporto Istat relativo ai primi sei mesi del 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%). Non sono dati definitivi (il rapporto parla di una stima preliminare), ma la tendenza non dovrebbe essere smentita.
A condizionare i dati secondo l’Istituto di statistica sono soprattutto le misure adottate per contrastare la pandemia che avevano ridotto la circolazione un anno fa, rendendo corposo l’aumento di quest’anno. Il confronto con il 2019 infatti descrive uno scenario diverso.
I dati del primo semestre 2022
Le strade più pericolose risultano essere quelle extraurbane che fanno registrare un aumento di vittime del 20%, seguono le strade urbane (+11%) e le autostrade (+10%). Questi dati tuttavia sono influenzati da un forte aumento della circolazione rispetto a un anno fa: le percorrenze autostradali sono aumentate in media del 25,6%.
La ripresa della circolazione interessa soprattutto i veicoli leggeri, in particolare le autovetture, con un incremento dell’indicatore veicoli per km sulle strade pari al 34%. Decisamente più contenuta la crescita registrata per i veicoli pesanti (+7%), perché questi adibiti al trasporto delle merci non avevano particolari restrizioni.
Situazione analoga si rileva per il traffico sulla rete extraurbana principale: nei primi quattro mesi dell’anno gli incrementi hanno toccato punte del 30% mentre a maggio e giugno le variazioni rispetto all’anno precedente, sempre positive, si sono attestate intorno al 4%.
Anche rispetto al 2020 i dati sembrano essere sconfortanti: si nota infatti un aumento su ogni fronte: incidenti +64,3%, feriti +63,0%, vittime +43,2%.
Tutto diverso se si effettua il confronto con il 2019, l’anno prima della pandemia dove invece si nota una tendenza positiva: incidenti stradali -2,6%; feriti -6,8% e deceduti -5,5%.
La tendenza degli incidenti
La tendenza nel lungo periodo dunque è positiva e prosegue l’impegno a rendere le strade sempre più sicure. Un obbiettivo ben preciso, fissato a livello europeo per il 2030 quando si punta ad avere un dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi, rispetto all’anno di benchmark fissato al 2019.
Il rinnovamento del parco auto può sicuramente aiutare: le vetture nuove garantiscono un livello di sicurezza maggiore grazie alle strumentazioni attive e passive che ormai sono diventate comuni.
Migliori dati sugli incidenti si traduce (non automaticamente, ma a tendere) in un abbassamento dei premi assicurativi. Il calcolo della RC Auto viene fatto anche in base al numero complessivo dei sinistri, ovvero alle spese che le compagnie assicurative si aspettano di dover sostenere nell’anno. Meno risarcimenti si traduce in meno costi per le assicurazioni e in un prezzo migliore per gli automobilisti. Questo vale a livello generale, ma ovviamente ancor di più a livello personale: chi guida con prudenza viene ovviamente premiato con un costo inferiore secondo il sistema delle classi di merito.
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