Inflazione, dal 2023 le multe potrebbero aumentare del 10%
12 set 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Aumenta tutto e per chi poessiede un'auto, oltre all'Rc auto, si prevedono rincari anche per le multe. Secondo il Codice della Strada infatti ogni due anni le sanzioni amministrative vengono adeguate secondo i parametri dell’inflazione. Se finora non ci siamo mai accorti di questo cavillo è perché l’inflazione negli ultimi anni ha viaggiato su regimi molto bassi, quindi con aumenti di pochi centesimi sulle multe. Ma oggi questa norma potrebbe creare seri problemi.
L’allarme delle associazioni
A rendersi conto del problema per prima è stata l’associazione ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che in un comunicato stampa lancia un appello a tutte le forze politiche impegnate in questa campagna elettorale, affinché sia bloccato l’aumento biennale delle sanzioni al Codice della Strada che scatterà il 1° gennaio 2023, perché a causa dell’inflazione e in particolare dell’indice FOI, indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, ad oggi si prospetta una stangata con un +10% rispetto agli importi attuali.
L’Ufficio Studi di ASAPS calcola che un semplice divieto di sosta passerebbe dagli attuali 42 euro a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 euro a 181 euro, medesimo importo previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, mentre la medesima violazione della fascia tra i 40 e i 60 km/h andrebbe da 543 euro a 597 euro, un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito non autorizzato su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 euro a 91 euro.
Si spera in un intervento governativo
I calcoli sono stati rifatti in base agli ultimi dati ISTAT e la percentuale dell'aumento delle sanzioni al Codice della Strada che scatterà il prossimo primo gennaio 2023 potrebbe essere del 10,9%. Gli aumenti andranno a colpire in modo preoccupante gli automobilisti più indisciplinati. Le proiezioni fanno pensare ad una vera e propria stangata con l'aumento di tutte le violazioni, tranne quelle introdotte dal legislatore negli anni 2021 e 2022.
Il Presidente ASAPS Giordano Biserni afferma che "solo il prossimo legislatore potrà bloccare la mazzata attraverso un blocco della norma di legge almeno per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori per la nostra economia".
In un momento come questo in cui le famiglie sono messe alle strette da aumenti su tutti i fronti, si può ragionare su quanto sia opportuno o necessario far scattare questo ulteriore balzello. A poco vale il ragionamento per cui le multe servono proprio a indurre gli automobilisti a seguire il Codice della Strada. Chiunque possegga un’auto sa che prendere qualche multa è una virtuale certezza, anche se si guida con la massima attenzione.
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