Inflazione: il 2024 parte con rincari su bollette e Rc auto
2 gen 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Inizia a calare intanto l'inflazione
In molti sperano che il 2024 sia l’anno in cui finalmente l’ondata di inflazione potrà ridursi, ma le prime notizie non sono certo delle migliori. Due capitoli di spesa partono già in aumento: Rc Auto e bolletta del gas. I rincari sono dovuti a ragioni differenti, ma il risultato non cambia e quando ci sono aumenti dei costi, l’inflazione continua a crescere e a propagarsi anche su altri settori.
Rc auto, pesano i costi delle riparazioni
Secondo un’analisi effettuata da Facile.it, oltre 756mila automobilisti italiani vedranno crescere il premio della polizza auto. Sono gli assicurati che durante il corso del 2023 hanno denunciato un sinistro con colpa e che vedranno peggiorare la loro classe di merito. In questi casi l’aumento è automatico essendo la classe di merito uno dei parametri con cui si calcola il costo della Rc Auto; tuttavia va notato che il numero di persone che ha dichiarato un incidente è diminuito del 7% nel 2023 rispetto all’anno precedente, quindi l’aumento del 35% sul costo del premio appare subito fin troppo cospicuo.
Secondo gli esperti del sito ciò è dovuto all’inflazione: sui bilanci delle compagnie pesano infatti gli elevati costi delle riparazioni dovuti all’inflazione. Il costo medio dei sinistri cresce e di conseguenza cresce anche la Rc Auto.
Gas: bollette più care
Discorso diverso per la fornitura di gas. Per aiutare le famiglie durante il 2023 era attivo uno sconto sull’Iva voluto dal governo: al 5% invece che al 22%. Questa misura non è stata rinnovata e dal primo gennaio 2024 si torna ad applicare l’aliquota Iva ordinaria, che va dal 10 al 22%. Per il gas impiegato in usi civili si applica l’aliquota ridotta al 10% solamente ai primi 480 metri cubi all’anno, poi la percentuale è al 22%.
Altri aumenti
Portano il segno più anche altre voci come tariffe autostradali (+2,3%), trasporti (caro-benzina e caro-voli fino a 160 euro in più all’anno), affitti (+5%), tariffe telefoniche (+5%).
Secondo l’Istat l’inflazione in Italia è in calo: a gennaio 2023 si registrava un +10%, a novembre 2023 la crescita era del +0,7%, questo significa che i prezzi continuano a salire ma non ai ritmi dei mesi scorsi. La speranza è che entro fine anno si abbia finalmente un assestamento.
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