La Francia tassa fino a 10.500 le auto euro più inquinanti
8 ott 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
In Francia tasse alte per le auto inquinanti
Una super tassa per proteggere l'ambiente. È la strada che sta imboccando la Francia per combattere le emissioni di CO2 e sarà in vigore dal primo gennaio dell'anno prossimo. Si tratta di una tassa progressiva che, a seconda del modello scelto potrà andare da 50 euro all'anno fino a 10.500 euro!
Denominata “Bonus Malus Eco” prevede un aumento dell'importo a seconda dei dati sulle emissioni di CO2 dell'auto, in particolare per le vetture al di sotto della soglia di 117g/km di CO2 (ma più di 111g/Km) lo scaglione è il più basso (50euro), ma aumenta fino a 10.500 euro per chi supera quella dei 185g/km, indipendentemente dal tipo di alimentazione, da corrispondere al momento dell'immatricolazione e, in seguito, una volta all'anno.
Da un esempio realizzato dal sito online Autoactu.com: una Peugeot 3008, modello particolarmente diffuso in Francia, con motore 1.6 BlueHDi da 130 CV emette 105 g/km di CO2 e quindi non paga perché è sotto la soglia iniziale di 111g/Km. La stessa vettura, ma con motore benzina 1.6 e-THP da 165 CV è a quota 129 g/km e quindi dovrà pagare una tassa di 330 euro.
L'esempio dimostra come non sempre il diesel (demonizzato nell'ultimo periodo) sia penalizzato e per molti questo è un limite di questa legge in quanto si basa solo sul parametro della CO2, certo non sempre le auto a gasolio risultano avvantaggiate: la Mercedes GLE 350d AMG 4-Matic Euro 6 emette 204 g/km di CO2 ed è dunque assoggettata al pagamento di 10.500 euro di tassa annuale.
L'altra caratteristica di questo provvedimento è che andrà inasprendosi con il passare del tempo, ovvero ogni anno le soglie vengono abbassate di 3g/km, almeno per i prossimi tre anni.
Un altro dei limiti ravvisabili nella legge è che sostanzialmente non punta ad eliminare le emissioni, ma chiede un corrispettivo economico: insomma pagando è possibile inquinare. Una soluzione che spesso sfavorisce le classi meno abbienti. Ne abbiamo avuto un esempio in Italia a Milano, quando venne introdotto il cosiddetto “ecopass” che prevedeva un costo diverso a seconda del modello di auto, in seguito venne tutto rivisto trasformando la zona centrale in “area C” dove per entrare si paga un obolo qualunque sia il veicolo, provvedimento che tende a scoraggiare l'ingresso in città in auto a prescindere dal tipo di vettura, riducendo il traffico.
In attesa di vedere i risultati di questo provvedimento in Francia, è comunque un bene ravvisare da parte di un altro Stato europeo un aumento dell'attenzione verso il delicato tema delle emissioni.
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