La Polizia Stradale punta sulla tecnologia
28 gen 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Nuove tecnologie per punire le infrazioni
Quanto siamo disciplinati al volante? Rispettiamo il Codice della Strada? A giudicare dai dati ufficiali della Polizia di Stato, ci siamo meritati parecchie tirate d'orecchie lungo tutto il 2018. Con 453.473 pattuglie di vigilanza, la Polizia Stradale ha accertato 1.878.255 infrazioni al codice della strada, ritirato 42.662 patenti di guida e 50.905 carte di circolazione; mentre i punti della patente complessivamente decurtati sono stati 2.291.527.
Le autorità sono convinte che i controlli siano efficaci nel migliorare la sicurezza delle nostre strade, a dimostrarlo sarebbero i dati sugli incidenti che, seppur lievemente aumentati (+1,2%), hanno portato a conseguenze più lievi con un decremento dei feriti (-0,6%) e dei morti (-1,2%).
Non si tratta di percentuali enormi, ma un miglioramento è pur sempre una buona notizia. Guardando ai dati Istat che comprendono anche le statistiche dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, ma si riferiscono solo al primo semestre 2018, il miglioramento è ancora più significativo: un decremento degli incidenti stradali con lesioni a persone del 3%, una diminuzione del numero delle persone ferite del 3% ed una diminuzione delle vittime pari all’8%.
Il grande tema degli ultimi anni è l'utilizzo della tecnologia per il controllo delle nostre strade. A partire dagli ormai noti sistemi Tutor e Vergilius. L’utilizzo del Tutor, articolato su 39 siti, ha consentito di accertare, dal 27 luglio 2017 al 30 novembre 2018, 45.389 violazioni dei limiti di velocità.
Sul fronte delle assicurazioni auto, la Polizia di Stato fa sapere che sono stati controllati oltre 50mila veicoli e che il numero delle violazioni contestate è pari a 15.945. Un dato che ha il sapore di una goccia del mare visto che in Italia le auto che circolano senza assicurazione sono milioni.
Anche qui comunque è un buon inizio e un ulteriore aiuto potrebbe arrivare ancora dalla tecnologia e dal sistema “Street-control”, una telecamera a raggi infrarossi, utilizzabile anche di notte, montata sul parabrezza anteriore o sul tettuccio delle pattuglie, in grado di “leggere” automaticamente le targhe delle autovetture, in sosta e in transito. Con quei dati può poi verificare, in tempo reale, se sono assicurate, rubate, o prive di revisione.
La polizia ha così a sua disposizione un “occhio” in più. Le sigle alfanumeriche dei mezzi circolanti sono lette e passate al setaccio telematicamente, tramite banche dati nazionali. L’attività di controllo e verifica è agevolata dal fatto che il dispositivo è completo di tablet, da cui è possibile monitorare le immagini e compiere le interrogazioni ai terminali.
Non è la prima volta che viene affrontato questo argomento ma, nonostante le tecnologie oggi siano più che sufficienti per un controllo automatico della copertura assicurativa, finora non c'è ancora stata la “schiacciante vittoria” che in molti auspicano. Ricordiamo che sarebbe una vittoria per tutti perché se la RC Auto la pagasse davvero ogni automobilista, le tariffe si abbasserebbero a livello nazionale.
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