La scatola che rivoluziona la RC Auto
23 mag 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Quasi finito l'iter del Ddl Concorrenza
La scatola nera è di certo il dispositivo candidato a cambiare più di qualunque altro le abitudini di guida e il mondo delle assicurazioni. Ne sono convinti un po' tutti: le compagnie assicurative che stanno già studiando nuovi modelli per polizze personalizzate, gli italiani che più di qualsiasi altro Paese si stanno dotando di questo apparecchio (16% dei veicoli circolanti, pari a 5,4 milioni di auto) e il legislatore che dopo mesi ha finalmente licenziato il ddl Concorrenza approvandolo al Senato che contiene norme per regolare il settore (sarà necessaria un'ulteriore approvazione alla Camera perché diventi legge).
Andiamo per ordine: il ddl Concorrenza nella sua ultima forma prevede che i costi di installazione, le spese di funzionamento e di sostituzione della scatola nera siano a carico della compagnia assicurativa. In attesa che questo diventi una legge dello Stato, gli italiani si sono portati avanti e in molti dispongono già di questo apparecchio sulle loro auto, ottenendo in cambio tariffe scontate sui premi Rc auto. Le compagnie assicurative dal canto loro sono appena all'inizio di questo cambiamento epocale e si stanno attrezzando per rendere sempre più personalizzate le tariffe grazie a un più preciso calcolo dei rischi.
Il principio è lo stesso alla base dell'assicurazione a chilometri: meno guidi e meno rischi, ma se questo è ovviamente un parametro grossolano per il calcolo, grazie alla scatola nera si potranno ottenere molte più informazioni sullo stile di guida come la velocità, il rispetto dei limiti, le frenate, i cambi di corsia. In più possono essere prese in esame il tipo di strada che si percorre (urbana, extraurbana), la fascia oraria, le condizioni del traffico e perché no anche parametri ancora più lontani come le condizioni meteorologiche o i lavori stradali. Un'enorme mole di dati che arriva dalle nostre abitudini di guida e che può tramutarsi in una polizza estremamente su misura, tailor made, che potrebbe finalmente premiare gli automobilisti virtuosi, stanchi di pagare di più la loro polizza per colpa degli incoscienti o dei disonesti. Anche le compagnie ne possono trarre un grosso vantaggio, puntando a premiare i clienti più coscienziosi abbassando così la quota di rischio totale del loro portafoglio. Se poi in tutto questo ne beneficia la qualità del traffico con un minor numero di incidenti complessivo, allora saremo davvero tutti molto più felici.
Gli italiani ci credono talmente tanto che, secondo le previsioni di Ivass e Ania, il tasso di crescita di questi dispositivi nei 5 anni dal 2015 al 2020 dovrebbe assestarsi intorno al 15% annuo, portando così nel 2020 ad avere il 28% di auto dotate di scatola nera sul totale di tutte quelle circolanti.
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