Legge concorrenza: i ritardi inaccettabili
19 set 2016 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
I dannosi ritardi della legge sulla concorrenza
Il Paese ha bisogno di concorrenza. Eppure questa tarda ad arrivare. Basta guardare l'iter della legge sulla Concorrenza di cui parliamo ormai da mesi e che contiene norme che influiranno sul costo della vita in diversi ambiti, compreso quello delle assicurazioni auto.
Che il governo faccia una legge sulla concorrenza non è una gentile concessione: in teoria sarebbe obbligato da un'altra legge (la 99 del 2009) a presentarne una all'anno. Inutile dire come questo calendario non venga rispettato: quella appena uscita dalla Commissione Industria del Senato è stata licenziata dal Consiglio dei Ministri a febbraio 2015 (2015!) e davanti ha ancora un lungo cammino visto che dopo l'approvazione in Senato, dovrà tornare alla Camera per quella definitiva. Per quanto riguarda le assicurazioni i tempi si allungheranno ancora perché i relativi articoli del testo sono deleghe al governo di emanare decreti in proposito.
Sul Sole24 ore Guido Gentili commenta che nel nostro Paese la “concorrenza rimane una parola scomoda e sfortunata” non solo per l'inaccettabile prolungarsi dei tempi, ma anche per le sostanziali modifiche al testo che ne hanno spuntato l'efficacia. Per esempio la cosiddetta “tariffa Italia” che prevedeva per gli automobilisti virtuosi residenti in zone particolarmente svantaggiate di accedere a una tariffa agevolata pari alla media di tutte le regioni è cambiata. Le agevolazioni restano, ma il valore dello sconto verrà deciso dall'Ivass.
Sulla scatola nera le linee sono confermate, ma sarà il Governo a scrivere un decreto ad hoc con l'unica indicazione che l'installazione, l'uso e la manutenzione del dispositivo non gravi sui costi del consumatore.
Tirando le somme qualcosa della legge è rimasto, i ritardi sono difficili da digerire e le ampie modifiche del testo hanno in parte spuntato l'efficacia del testo in un Paese dove di liberalizzazioni e concorrenza c'è un bisogno disperato. Il caso della RC Auto è esemplare: l'Italia è uno dei Paesi dove le polizze sono più care e il calo dei prezzi degli ultimi anni (ancora insufficiente in confronto con gli altri Paesi europei) è dovuto soprattutto all'aumento della concorrenza come tutti i commentatori anche indipendenti hanno notato. La diffusione dei comparatori online come Facile.it ha aperto gli occhi ai consumatori che hanno potuto risparmiare cifre significative sui premi semplicemente confrontando e cambiando compagnia. È auspicabile dunque che si prosegua su questa strada, soprattutto in tempi economicamente difficili come quelli in cui viviamo.
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