Mercato auto: +10% ad agosto, ma sull’anno è ancora crisi
5 set 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Brusca frenata delle alimentazioni alternative
È un dato anomalo. Tradizionalmente il mese di agosto non fa registrare dei numeri importanti ma quest’anno si è invertita la rotta: +9,9% rispetto allo stesso mese del 2021 con 71.190 auto immatricolate.
La crescita tuttavia non basta a colmare il gap con l’anno scorso: guardando infatti a tutti gli otto mesi del 2022, le immatricolazioni sono state di 865.044 unità, da 1.060.373 dello stesso periodo di un anno fa.
L’elettrico perde terreno
Per quanto riguarda le alimentazioni scelte dagli italiani in questo periodo troviamo in testa la benzina che si accaparra il 26,7% delle preferenze totali, il diesel scende a 18,2% (in calo rispetto alla media dei primi 7 mesi dell’anno con 20,5%). Brusca frenata delle alimentazioni alternative: l’Italia ha fatto registrate meno immatricolazioni non solo rispetto agli altri Paesi, ma anche rispetto allo stesso mese del 2021.
Complessivamente rispetto all’agosto 2021 sono stati immatricolati il 29,7% in meno di veicoli elettrici (BEV – Battery Electric Vehicle) e il 17,1% in meno di veicoli ibridi plug-in(PHEV – Plug-in Hybrid Electric Vehicle). Complessivamente ad agosto 2022 le immatricolazioni delle auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) sono diminuite del -23,39% rispetto ad agosto 2021.
Su base annua il conto è ancora positivo perché siamo a +0,6% di auto ad alimentazione alternativa rispetto al 2021 ma questa battuta d’arresto per gli esperti è da imputare ancora al ritardo nelle infrastrutture. Michele Crisci, Presidente Unrae ha dichiarato che “l’Italia continua a soffrire di un ritardo penalizzante nella diffusione dei punti di ricarica pubblici, pari – a fine giugno – a 6,1 punti per 100 Km rispetto ad una media europea di 8,2 punti, un numero che ci colloca al 14° posto nel ranking del continente, a grandissima distanza da Paesi leader come Norvegia, Olanda e Svizzera”.
Tra parentesi la Norvegia (il Paese più avanti di tutti sul fronte dell’elettrico) ha fatto registrare un nuovo record: ad agosto sono state immatricolate 9.247 nuove auto elettriche, pari al 74,8% delle vendite totali del mese.
Bene gli incentivi ma non basta
Il calo delle vendite nel 2022 rispetto all’anno scorso arriva nonostante il varo degli incentivi di aprile. Se dunque consideriamo che questi dati sono da considerarsi “gonfiati” rispetto a quella che sarebbe la normale domanda, il quadro non è dei migliori. È vero che la struttura degli incentivi messa in piedi prevede aiuti continui fino al 2030, ma le prospettive economiche non sono delle migliori per l’ultimo trimestre e il 2022 rischia di essere un altro anno perso sul fronte del mercato auto e dei settori ad esso connessi, come quello assicurativo.
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