Mercato auto: a giugno +9% ma restano alcune ombre
10 lug 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ancora lontani dalle immatricolazioni del 2019
È tempo di interrogarsi seriamente sul futuro dell’auto. L’inizio della pandemia ha fatto segnare un momento di difficoltà da cui sembra difficile uscire. Al blocco della mobilità e alla frenata delle vendite nel 2020/21 era seguita un’altra batosta nel 2021/22: la mancanza dei microchip che allungava i tempi di consegna. In tutto questo i produttori di auto stanno affrontando un cambiamento epocale, ovvero la transizione verso alimentazioni alternative. Tutti questi fattori si ripercuotono sulle vendite che mostrano imprevedibili alti e bassi.
I dati di giugno
Secondo i dati del ministero dei Trasporti a giugno sono state immatricolate 138.927 autovetture, con un incremento del +9,2% sullo stesso mese 2022. Seppur si tratti di un dato positivo, è comunque una crescita molto più lenta rispetto ai dati inanellati nei primi mesi del 2023 che vedevano aumenti a doppia cifra. Secondo alcuni analisti erano i dati precedenti ad essere “gonfiati” proprio per effetto del blocco della logistica nel 22: molte auto acquistate l’anno scorso arrivavano al cliente dopo mesi e venivano immatricolate nel 2023 pur essendo tecnicamente state acquistate molto tempo prima. Oggi questo effetto si è esaurito e si registra un dato più onesto.
Per evitare effetti ottici il paragone va fatto con il 2019, l’ultimo prima dei tanti cataclismi che hanno colpito le nostre vite. I primi sei mesi del 2023 sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 22,3%. La strada dunque per recuperare il gap è ancora lunga, persino settori che avevano avuto un colpo anche più duro come la ristorazione o il turismo hanno praticamente colmato la differenza.
Gli incentivi messi a punto dallo Stato stanno aiutando certamente, ma non sembrano aver avuto un effetto dirompente, soprattutto perché troppo ancorati al tema della transizione elettrica, mentre molti consumatori ancora non vogliono abbandonare benzina e diesel.
Il nodo dei prezzi
Centrale è oggi la battaglia relativa all’inflazione. Le auto elettriche hanno oggi mediamente dei prezzi abbastanza alti, in un momento come questo in cui crescono i prezzi al consumo di ogni categoria merceologica, a partire dal carrello della spesa, non stupisce che molte famiglie rimandino l’acquisto dell’auto a non meglio definiti tempi migliori che potrebbero anche tardare ad arrivare.
Il rinnovo del parco auto
Elettriche, ibride o benzina Euro 6, l’Italia ha estremamente bisogno di rinnovare il parco auto dal momento che siamo tra i Paesi europei con la media età delle vetture più alta, con conseguenze anche su sicurezza (quindi sinitri stradali e premi Rc Auto) e inquinamento. Per ripensare il mondo dell’auto forse servono scelte più coraggiose, raggiungere gli obbiettivi ambiziosi di un cambio di paradigma senza deprimere il mercato non è facile, ma bisogna evitare questi sbalzi nell’andamento delle immatricolazioni che rendono instabile tutto il comparto e l’economia italiana.
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