Mercato auto: a settembre in Europa +1,1%
19 ott 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Crescita addirittura maggiore in Italia (+9,5%)
Una boccata d'ossigeno per il settore auto. A settembre le immatricolazioni (tanto in Europa quanto in Italia) sono tornate a crescere dopo una tremenda serie di crolli dovuti alla pandemia e ai lockdown nei vari Paesi.
In particolare, secondo i dati dell'Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) nell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) nel mese di settembre sono state registrate poco più di un milione e trecentomila nuove immatricolazioni pari a +1,1% rispetto a settembre 2019. Una crescita modesta, ma un segnale positivo che si attendeva come acqua nel deserto. A trainare il recupero sono stati certamente gli incentivi che quasi tutti i governi d'Europa hanno messo in campo per il settore, spesso legati anche agli obbiettivi climatici, tesi a favorire auto elettriche o ibride. È in questo settore, infatti, che troviamo i rialzi percentuali più consistenti, seppure in numeri assoluti restino un fenomeno marginale rispetto alle auto ad alimentazione tradizionale.
La situazione in Italia sembra persino migliore: a settembre le immatricolazioni sono cresciute del 9,5% rispetto allo stesso mese del 2019, in termini assoluti oltre 150mila nuove auto immatricolate. Nel nostro Paese è in forte crescita il segmento delle auto ibride ed elettriche, +215% a settembre e +72% da inizio 2020 (dati questi del ministero dei Trasporti).
Non è ancora il momento di festeggiare però: il timore è che si prospetti un nuovo calo nelle vendite del comparto per almeno due motivi. Primo perché questi dati sono drogati dagli incentivi statali che non possono essere eterni, secondo perché l'andamento potrebbe seguire quello della pandemia di Covid-19 e l'autunno si sta rivelando disastroso sui fronti del contagio. Le limitazioni alla mobilità, per quanto non totali come quelle della scorsa primavera, potrebbero deprimere la domanda di nuove vetture.
In più i dati positivi non possono cancellare un anno disastroso per tutta l'economia in generale e per il settore automotive in particolare. Il consuntivo dei primi nove mesi dell’anno chiude con un calo del 29,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Non è pensabile che questa enorme contrazione venga recuperata nell’ultimo trimestre dell’anno ed è quindi certo che l’auto in Europa Occidentale chiuderà il bilancio 2020 in forte calo.
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