Mercato auto ancora in crisi: -19,7% a gennaio
31 gen 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Le auto elettriche e ibride, però, continuano a guadagnare terreno
Il mercato dell’auto sembra ormai essere finito in una spirale depressiva da cui fa fatica a uscire. A gennaio sono state immatricolate in Italia 107.814 autovetture con un calo del 19,7% su gennaio 2021 e del 34,8% su gennaio 2019, cioè sul dato precedente la pandemia.
Può essere che nei prossimi mesi avvenga un cambio di rotta, ma se il trend dovesse rimanere lo stesso e proiettando il dato di gennaio su tutto il 2022, a fine anno ci ritroveremmo con un tonfo del 17,8% sul 2021.
Il pil cresce, ma l’auto resta indietro
La principale incongruenza del dato di gennaio sul mercato auto è data dal fatto che il Pil invece continua a crescere. Il salto in avanti del Pil nel 2021 (+6,5%) aveva segnato un momento di euforia, ma la contrazione delle quattro ruote rischia di spegnere presto gli entusiasmi.
Il mercato auto infatti vale il 12% del Pil circa e se questo continua a scendere anche le ripercussioni sulla crescita nazionale si faranno sentire. Insomma tra l’inflazione galoppante e l’aumento del costo delle materie prime, si rischia di soffocare sul nascere le speranze di rilancio dell’economia nazionale.
Ora tutti guardano al governo, che è chiamato a intervenire. Anche su questo fronte è difficile pensare a interventi radicali. Sul tavolo dell’esecutivo si stanno impilando diversi fascicoli e richieste di aiuto sia da parte delle industrie che dei cittadini ed è probabile che si decida di intervenire subito sul caro bollette.
Cresce la scelta green
Andando a guardare i dati nel dettaglio vediamo come le auto elettriche e ibride continuano a guadagnare terreno. Le immatricolazioni di auto nuove a gennaio 2022 confermano la contrazione delle vendite a Benzina(-39,1% e 27,4% in quota), mentre le Diesel si riducono del 44,2% (sono il 18,5% in volumi), rispetto al primo mese del 2021.
Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa invece sono il 54,1% del mercato di gennaio e crescono del +16,8%. Le preferenze maggiori vanno alle ibride plug in (ricaricabili) +50,3%, seguite dalle elettriche (+45,7%) e dalle ibride non ricaricabili (+14,6%).
Le perplessità sull’elettrico
Chissà che il calo del mercato auto non vada imputato almeno in parte ad alcune delle perplessità avanzate nell’ultimo periodo sulla transizione elettrica da parte di attori importanti.
L’Amministratore Delegato di Stellantis, Carlos Tavares, al Corriere della Sera aveva sparato a zero sull’elettrificazione definendola anzitutto una scelta calata dall’alto: “una tecnologia scelta dai politici, non dall’industria. C’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni”, aggiungendo che si tratta di una “brutalità che crea rischi sociali”. Secondo Tavares, infatti, con i costi di un’auto elettrica più alti del 50% rispetto a una tradizionale, si rischia “di perdere la classe media, che non potrà più comprare auto”.
Chissà se il calo nella vendita di vetture è imputabile almeno in parte a questo cortocircuito tra necessità di una transizione sostenibile e difficoltà delle famiglie a spendere somme maggiori per la propria vettura.
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