Mercato auto globale, Standard & Poor's: -20% nel 2020
21 set 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Timido segnale di miglioramento in Italia
La congiuntura è straordinaria, bisogna ammetterlo. Eppure una flessione del mercato dell'auto così sensibile non può lasciare indifferenti. Secondo uno studio dell'agenzia di rating Standard & Poor's a livello globale il mercato auto subirà un calo delle vendite del 20%, previsione peggiorata rispetto a qualche mese fa quando si ipotizzava (un già tremendo) -15%.
Ampie le differenze per aree geografiche. Tiene la Cina che, pur essendo Paese d'origine del coronavirus, ha risolto la questione lockdown molto prima di altri e vede per fine anno un calo contenuto tra il 6 e il 9% (contro il -8/10% inizialmente previsto). Negli Stati Uniti si dovrebbe arrivare a un -20 o -22% (meglio del -25% messo a preventivo qualche mese fa). L'Europa resta fortemente penalizzata con una riduzione calcolata tra il -20 e il -25%, Resto del Mondo -25%. La media mondiale del mercato auto per quest'anno è dunque stata fissata a -20%, un colpo durissimo per un comparto tra i più importanti per l'economia.
A confermare queste previsioni sono i dati effettivi relativi al periodo gennaio-agosto 2020 dell'Europa Occidentale (Ue, Uk ed Efta che sta a indicare Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Dopo il calo del 39,5% dei primi sei mesi dell’anno si sono registrate contrazioni del 3,7% in luglio e del 17,6% in agosto. Vi è quindi qualche segnale di minore negatività legato alla fine del lockdown, ma il quadro resta molto pesante. Il bilancio dei primi otto mesi chiude con una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 del 32,9% dovuta a cali in tutti i mercati dell’area, nessuno escluso.
Volendo guardare un po' più da vicino, in Italia c'è qualche timido segnale di miglioramento: ad agosto 2020 si registra un calo delle vendite dello 0,4% rispetto a un anno prima, grazie anche agli incentivi messi in campo dal governo. Fa effetto considerare una buona notizia un calo contenuto.
Tornando invece allo studio rilasciato da S&P's, l'agenzia prevede una lunga coda di effetti negativi anche nei prossimi anni, tanto che nemmeno nel 2022 si tornerà ai livelli pre-Covid; il calcolo infatti indica che il mercato del 2022 sarà pari al 93% di quello del 2019.
Su una cosa tutti gli analisti sono concordi, al centro delle scelte future dei consumatori ci sarà la sostenibilità e una virata degli acquisti verso le auto elettriche o ibride. Il vecchio adagio dice che “non tutto il male viene per nuocere”, speriamo dunque che questa sbandata del mercato serva almeno a correggere più in fretta la rotta verso un futuro più ecologico.
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