Mercato auto, nuova battuta d'arresto: a settembre -32,7%
4 ott 2021 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Non c'è pace per il mercato dell'auto. A settembre si assiste a un nuovo crollo: secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti a settembre le immatricolazioni si sono attestate su 105.175 unità, con un calo del 32,7% rispetto allo stesso mese del 2020 e del 26,2% sui livelli pre-covid del 2019; ripercussioni dirette anche sul mondo delle assicurazioni Rc Auto.
In valori assoluti, il mercato ha perso oltre 51 mila registrazioni nel giro di un anno.
La crisi dei microchip
La pandemia e le restrizioni alla mobilità avevano dato già dal 2020 un colpo deciso al comparto. La crisi economica conseguente alla pandemia aveva fatto il resto. In questo caso si aggiunge un ulteriore problema: la difficoltà a livello internazionale di trovare microchip. Cosa sta succedendo?
Con la pandemia sono cambiate le nostre abitudini e necessità, spingendo l’uso della tecnologia per smartworking o Dad. Sempre di più gli acquisti di nuovi device tecnologici con il risultato a livello mondiale di un balzo delle richieste di apparecchiature elettroniche e conseguente aumento dei prezzi dei chip e dei cosiddetti semiconduttori.
Nel settore automotive la crisi si è fatta subito sentire e il problema della carenza di microchip e di semiconduttori accompagnerà il mondo delle quattro ruote ancora a lungo. Per cercare di “tamponare” alla carenza di semiconduttori, molte case automobilistiche che hanno deciso di cancellare alcuni optional tecnologici dalle loro auto. Enormi i ritardi nella produzione e nella disponibilità di veicoli completi.
Un’altra variabile che ha inciso molto sull’andamento negativo del mercato oggi è la mancanza di disponibilità dei fondi governativi per auto elettriche e plug-in, che si sono azzerati in poco tempo e sono stati stanziati a intermittenza.
I dati su base annua: comparto auto in difficoltà
L'andamento dello scorso mese implica un peggioramento per i dati su base annua: l'immatricolato si attesta, infatti, su 1.165.491 unità, con una perdita di oltre 300 mila veicoli rispetto ai primi nove mesi del 2019 e un calo del 20,6%. Si tratta di una contrazione superiore al -20% (registrato negli otto mesi al 31 agosto) e al -19,5% del periodo gennaio-luglio.
Il comparto auto è uno dei più influenti sull'economia globale e anche su quella nazionale. In Italia viene calcolato in circa il 10% del Pil, considerando l'indotto e tutti i posti di lavoro. È dunque evidente che si tratta di una parte vitale del futuro se vogliamo davvero vivere un periodo di ripresa.
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