Mobilità: sempre più italiani scelgono l'auto
29 ott 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Censis: in calo il mercato delle due ruote
Gli italiani non hanno dubbi: la regina degli spostamenti resta sempre l'auto. È quanto emerge dal rapporto Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani che indaga sulle nostre abitudini. Ebbene il 65,4% utilizza l'automobile per i propri gli spostamenti con una crescita dal 2001 del 17,4%. Nell'arco di questi 17 anni calano tutti gli altri vettori: -20,3% per il trasporto pubblico, -45,7% per le moto, -10,4% bicicletta e -23,6% di persone che si muovono a piedi. Insomma il primato dell'auto è consolidato e ad oggi sembra imbattibile.
Siamo dunque diventati tutti dei gran viaggiatori? Stando al rapporto è più giusto dire che ci siamo parecchio impigriti: ci sono ben 11,4 milioni di persone che nel giorno feriale medio percorrono fino a un massimo di 2 km di spostamento in auto, una distanza che sarebbe percorribile tranquillamente in bicicletta o persino a piedi. Non meravigli dunque che le strade siano costantemente intasate da infiniti ingorghi.
Che cosa preoccupa gli italiani prima di mettersi al volante per un viaggio? Il Rapporto Michelin Censis dice che “i componenti dell’auto di cui si occupano gli italiani prima di iniziare un viaggio per garantire maggiore sicurezza alla guida sono per il 71,7% i freni, per il 64,7% gli pneumatici, poi l’olio del motore (36,2%), le cinture di sicurezza e l’airbag (30,1%), l’acqua del radiatore (22%), il funzionamento delle luci (18,5%) e la frizione (10,7%).
Uno degli aspetti più curiosi della ricerca riguarda la guida autonoma. Considerata da molti la prossima, inevitabile frontiera della mobilità, sembra essere poco apprezzata dagli italiani: il 47,8% è contrario, il 30,4% favorevole e il 21,8% indifferente. Tra i contrari, il 35,7% pensa che solo una persona alla guida sia una vera garanzia di maggiore sicurezza. Solo il 10,5% dei favorevoli crede che la guida automatica darà maggiore sicurezza. Il no all’auto senza autista dipende proprio dalla convinzione che non innalzerà gli standard di sicurezza.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un bel paradosso considerando che ad oggi le principali cause di incidenti sono proprio i comportamenti sbagliati al volante come l'alta velocità, la distrazione e la guida in stato di ebbrezza. Un computer ubriaco finora non si è mai visto.
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