Mobilità sostenibile: ad Amsterdam dicono addio alle auto
10 giu 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
A Amsterdam via i parcheggi dal centro
Forse arriverà il tempo in cui le auto spariranno del tutto dalle città. In vista di quel giorno alcune metropoli europee si stanno portando avanti. È il caso di Amsterdam che ha da poco varato un provvedimento storico: a partire dal primo luglio di quest'anno e fino al 2025, saranno cancellati 12.500 posti auto nel centro storico della città, lo spazio ricavato sarà restituito alla collettività attraverso interventi di potenziamento della mobilità ciclabile, allargamento dei marciapiedi e piantumazione di nuovi alberi.
La città olandese è già la capitale della bicicletta e punta a rendere sempre più difficile l'accesso alle automobili: i permessi per il parcheggio non saranno rinnovati e di pari passo verranno cancellate anche le strisce. Il piano si preannuncia oneroso dal punto di vista finanziario, ma a pagarlo saranno gli stessi automobilisti superstiti dal momento che il progetto municipale intende anche aumentare del 50% il costo del parcheggio a 7,50 euro all’ora. Un prezzo decisamente proibitivo, che incoronerà Amsterdam come seconda città più cara in Europa in questo ambito subito dopo Londra (7,75 euro/ora). Unica, piccola consolazione per chi ancora resta affezionato alle quattro ruote, la costruzione di parcheggi sotterranei a compensazione di quelli destinati a sparire.
In realtà ad Amsterdam soltanto il 22% degli spostamenti avviene in auto. Già oggi c’è una massiccia presenza di piste ciclabili, oltre a un sistema di trasporto pubblico ramificato ed efficiente. Secondo le stime, nella capitale olandese circa il 65% delle persone si sposta in bicicletta. Eppure, nonostante questi numeri impressionanti, la grande maggioranza dello spazio stradale è ancora destinato alle automobili. Uno spazio inutilizzato, di fatto, tanto che ad essere carenti sono proprio le aree di parcheggio delle bici.
Da sempre capofila del cambiamento sostenibile, i Paesi del Nord Europa possono proporre questo tipo di approccio delicato a un problema che attanaglia tutte le grandi città. L'Italia è ferma al palo e non si riescono a trovare risorse neanche per riparare le buche nelle strade, figuriamoci ripensare la mobilità. È un peccato anche perché le condizioni climatiche ci vedrebbero favoriti all'uso di mezzi come la bicicletta. Le iniziative come quella olandese sembrano fantascienza per le nostre città, siamo molto più abituati a ignorare il problema e poi lamentarci dei blocchi del traffico e di altre misure di emergenza quando i livelli di inquinamento superano le soglie legali.
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