Nuovo Codice della Strada, stretta sui monopattini
12 nov 2021 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ancora nessuna decisione su targa e assicurazione
I monopattini elettrici sono stati protagonisti delle nostre strade in questo ultimo periodo. Il loro utilizzo è cresciuto esponenzialmente e sono altrettanto aumentati i rischi, tanto che ci sono anche stati diversi casi di cronaca e, purtroppo, anche alcune vittime. Per questo il legislatore è intervenuto e nelle modifiche al Codice della Strada c'è una sezione dedicata a questi mezzi.
La limitazione dei monopattini
Il limite di velocità scende da 25Km/h a 20 Km/h (6 Km/h nelle aree pedonali). I monopattini inoltre non possono circolare (salvo la conduzione a mano) o essere parcheggiati sui marciapiedi, mentre resta la possibilità di sosta negli stalli per biciclette e ciclomotori.
Scatta l'obbligo di un segnalatore acustico, di un regolatore di velocità e, a partire da luglio 2022, delle frecce e di indicatori di freno su entrambe le ruote. Di notte saranno obbligatori luce di posizione e giubbetto catarifrangente. Dura sanzione anche per chi circola con un monopattino a motore manomesso: è prevista la confisca del mezzo.
Ancora nessuna decisione per quanto riguarda l'obbligo di targa e assicurazione.
Rifiuti e cellulari: multe più severe
Non è più solo il telefonino. Ora la legge prevede espressamente una multa anche per chi mentre guida usa tablet, pc portatili o qualsiasi altro dispositivo che faccia allontanare le mani dal volante.
Raddoppiano le multe per chi getta in strada oggetti o rifiuti: in particolare la multa sarà da un minimo di 216 a 866 euro per chi viene sorpreso a buttare rifiuti da auto ferme o in movimento (prima la sanzione era di 108-433 euro), mentre chi getta dal finestrino un mozzicone o una cartaccia mentre procede con la vettura dovrà pagare tra i 56 e i 204 euro contro i 26-102 euro precedenti.
Stop a pubblicità sessiste
C'è un altro articolo che ha destato la curiosità di molti: il Codice ora vieta sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità ritenuta offensiva, sessista, violenta o discriminatoria. La violazione di tale norma comporta la revoca della relativa autorizzazione e l’immediata rimozione del cartellone o altro mezzo pubblicitario.
Per quanto si possa essere d'accordo sul principio, resta il dubbio di come decidere se il contenuto sia a norma. Chi sarà a deciderlo? E quale il limite? Domande che restano in sospeso.
Il nuovo Codice della Strada è già in vigore dallo scorso 10 novembre 2021.
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