Nuovo sciopero il 17 novembre: atteso venerdì nero
13 nov 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Interviene la Commissione di Garanzia
L’autunno caldo continua e questa settimana è previsto un nuovo sciopero. Dopo quello del 10 novembre che ha causato molti disagi per le strade di Milano, quello in programma per il 17 sarà uno sciopero generale che rischia di essere lungo e serrato, creando molti disagi alla mobilità a livello nazionale.
L’agitazione prevista per il 17
Cgil e Uil, due dei più grandi sindacati nazionali, hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore per il 17 novembre di tutti i settori pubblici e privati per protestare contro la manovra finanziaria.
L’agitazione, oltre a essere di lunga durata, rischia di bloccare molti settori (non solo il trasporto pubblico, ferroviario e aereo, ma anche servizi di igiene ambientale, vigili del fuoco, scuole, uffici pubblici, ecc…) tanto da suscitare i rilievi della Commissione di Garanzia. L’organismo di vigilanza ha chiesto ai sindacati di escludere dallo sciopero i settori del trasporto aereo e dell'igiene ambientale, ma anche di rimodulare, in base alle fasce orarie previste dai singoli settori, quello dei vigili del fuoco e del trasporto pubblico locale e ferroviario.
La motivazione addottata punta il dito sull’eccessiva durata, oltre che sul mancato rispetto della regola della “rarefazione oggettiva”, per la presenza di altri scioperi in date vicine. Secondo questa norma infatti dovrebbero passare almeno 10 giorni tra le date, anche se si tratta di agitazioni a carattere minore o locale ma che interessano gli stessi settori.
La polemica
All’annuncio delle agitazioni, ha risposto anche il ministro delle Infrastrutture Salvini che ha accusato i sindacati di mancanza di ragionevolezza. Una nota della Lega ha rincarato la dose: “Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l'ennesimo weekend lungo. […] In nessun caso il settore trasporti potrà essere paralizzato per l'intera giornata”.
La replica da parte dei sindacati non si è fatta attendere. Il leader della Cgil Landini ha dichiarato: “Io penso che questo sia un attacco al diritto di sciopero e che sia un modo arrogante. Non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no: è diritto delle persone decidere se vogliono aderire”.
Conclusioni
Visto il muro contro muro tra istituzioni e sindacati, è molto difficile che la protesta venga disinnescata, anche perché riguarda la manovra finanziaria e il governo ha ribadito più volte che non ci saranno modifiche di rilievo al testo. La previsione dunque è che venerdì ci saranno disagi sulle strade e per tanti altri servizi.
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