Poche casalinghe assicurate
1 giu 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Allarme Inail per le assicurazioni alle casalinghe
Non sembrano poi così disperate le casalinghe italiane. O perlomeno non sembrano preoccuparsi degli incidenti domestici. Introdotta già dai primi anni Duemila, esiste un'assicurazione Inail per le casalinghe: una mini polizza che costa solo 12,91 euro all'anno rivolta a chiunque, dai 18 ai 65 anni, si occupi in via esclusiva della cura della casa. Il target principale sono le donne, ma non solo: in teoria dovrebbero accedervi anche i disoccupati o gli studenti fuori sede. Il condizionale è necessario poiché, nonostante l'obbligatorietà di questa assicurazione, in realtà le adesioni sono sempre state molto basse e negli ultimi anni sono addirittura in calo.
Gli assicurati erano 2,2 milioni nel 2008, scesi a 1,6 milioni nel 2012 e a 1,2 milioni nel 2014 a fronte di una platea di 5-6 milioni di persone che dovrebbero sottoscriverla. Una percentuale talmente bassa che l'Inail sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione, inviando un milione e mezzo di lettere agli interessati.
Ma perché un'adesione così bassa? In primis sembrerebbe essere la scarsa conoscenza di questo strumento, noto solo ai più informati. Conoscerla però non vuol dire amarla, anzi. Anche secondo gli stessi dirigenti dell'Inail le maglie per ottenere un rimborso sono troppo strette e fanno ritenere poco utile questo seppur minimo investimento.
L’assicurazione, infatti, copre gli infortuni, ma per accedere alla rendita minima l’invalidità deve essere almeno del 27% raggiungibile per esempio con la perdita totale del pollice, di un occhio, o dell'avampiede. Anche a fronte di perdite così significative si ottiene un rimborso mensile di appena 186,17 euro che sale fino a un massimo di 1.292,90 euro per le invalidità al 100% subite a causa di un infortunio domestico. In caso di infortuni domestici è prevista una rendita ai parenti superstiti.
Uno strumento che andrebbe migliorato e reso più equo per il contraente, tanto più che la pericolosità degli incidenti domestici è estremamente sottovalutata. Per avere un'idea di quanto le confortevoli mura domestiche siano infide, basta dare un'occhiata a questi dati raccolti dall'Istat e dal Siniaca, il Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Ogni anno sono circa tre milioni le persone colpite da eventi di questo tipo. Gli incidenti più frequenti sono le cadute (40% del totale), le ferite da taglio o da punta (15%), gli urti o gli schiacciamenti (12%).
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