Polizze a consumo o con GPS
2 dic 2011 | 4 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
La tecnologia in aiuto. Come risparmiare grazie a un computer di bordo
Il gps che aiuta a risparmiare
Alleggerire il premio si può, senza rinunciare alla copertura assicurativa a cui siamo abituati. Oltre a comparare le offerte e a utilizzare internet per trovare la migliore proposta sul mercato utile a ottenere uno sconto per l’rc auto, la tecnologia viene in soccorso dell’automobilista. Da alcuni anni, infatti, dopo diverse sperimentazioni, sono nate nuove polizze legate all’installazione di un navigatore satellitare evoluto che permettono di risparmiare fino al 40%. Per far funzionare questo meccanismo, bisogna installare un sistema di localizzazione satellitare che ha una triplice funzione: counter dei chilometri effettuati, rilevazione a distanza della posizione del mezzo e del suo tragitto, accelerometro e sensore di impatto per verificare la situazione in caso di sinistro.
Polizza “a consumo”
Check Box, Sat, Gps sono i principali nomi con cui le compagnie identificano questo tipo di offerta. Le “scatolette” elettroniche (alcuni amano paragonarle alle scatole nere presenti sugli aerei) si installano all’interno del veicolo, in parti nascoste (tipicamente sotto il sedile) un po’ per questioni estetiche un po’ per non intralciare il guidatore e i passeggeri. Questi apparecchi registrano informazioni sulla vettura, dettagli a cui lo stesso cliente potrà accedere attraverso una pagina web. Tali informazioni saranno utilizzabili sia dalla compagnia assicurativasia dal cliente. Vediamo in che modo.
I chilometri effettuati servono per stabilire a quanto ammonterà lo sconto finale. Di solito sotto i 4/5mila km l’anno percorsi si otterrà uno sconto del 25%, allo scaglione successivo, verso gli 8mila km, del 15%, fino ad arrivare al 5%. Meno chilometri uguale meno rischio di incidente, e aumenta lo sconto.
Discorso simile per il furto, visto che è possibile conoscere il punto esatto dove si trova l’auto. È bene sottolineare che solo in caso di denuncia di furto del veicolo sarà possibile interrogare la scatola sull'attuale posizione dell'auto.
Altro caso frequente in Italia è ricevere una sanzione amministrativa per violazione del codice della strada in un luogo dove non si è mai stati. Per impugnare una multa ingiusta è possibile stampare il tabulato dei dati per dimostrare che l'automobile non era nel luogo indicato quando è scattata l’infrazione e, in questo modo, difendersi.
Un “occhio” al sinistro
Anche per quanto riguarda i sinistri la compagnia può utilizzare i dati, a seguito di incidente, e in questo modo venire a conoscenza della velocità a cui è avvenuto l’impatto. In base a tali informazioni, potrà stabilire le colpe reali da attribuire al guidatore e alla controparte e, di conseguenza, e modulare il rimborso.
Per esempio, subito prima della collisione, potrà verificarne il giusto comportamento alla guida (limiti di velocità, precedenze etc.). Ma c’è di più. Fra i dati in possesso delle compagnie è presente anche l’entità della decelerazione, cosicché sarà possibile respingere le richieste di risarcimento per danni a persone o cose in caso di impatti troppo lievi.
Quindi a fronte dello sconto per l’assicurato c’è un maggior controllo dei rimborsi per la compagnia. Le assicurazioni, che in fondo conoscono bene l’efficacia di un antifurto, si sono protette contro l’eventualità che il satellitare non trasmetta per via di una schermatura del segnale (procurata o naturale) o a causa di una manomissione da parte del cliente e hanno preso delle contromisure: una clausola della polizza prevede sia data prova documentale del corretto funzionamento dell’apparato satellitare oppure, più semplicemente, che la scatola trasmetta nel caso di un tentativo di furto o di rapina.
Privacy rispettata
Chi teme che tutti questi dati comportino un’invasione della propria privacy, può stare tranquillo. Le informazioni devono essere gestite nel rispetto della riservatezza e quindi non possono essere note alla compagnia se non in forma aggregata. I possibili sviluppi potrebbero essere l’analisi dell’approccio al mezzo e dello stile di guida del conducente, il tipo di percorso che fa più di frequente, le zone geografiche. In questo modo la polizza potrà essere taylor made, cioè su misura del cliente.
Bene farsi due calcoli
I contratti prevedono il comodato d’uso del gps, che può essere gratuito o, più probabilmente, con un canone fisso a cui aggiungere o in cui includere le spese di installazione. Tuttavia, se il cliente, alla scadenza dell’annualità successiva, vuole cambiare assicurazione, dovrà far smontare la check box a proprie spese, salvo sia stabilito diversamente.
Tra i servizi aggiuntivi offerti c’è anche la possibilità di essere soccorsi dopo un incidente, sfruttando il rilevamento satellitare e il costante collegamento del localizzatore con la centrale operativa.
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